venerdì 21 ottobre 2011

21 ottobre 2011 - Il Papa: 'La Chiesa difende i diritti degli indifesi'

‘Il dialogo diplomatico in cui la Santa Sede si impegna viene condotto su un terreno né confessionale né pragmatico, ma sulla base di principi universalmente applicabili che sono tanto reali quanto lo sono gli elementi fisici dell’ambiente naturale’. Lo ha ricordato il Papa, ricevendo in udienza il nuovo Ambasciatore dei Paesi Bassi. La Chiesa – ha aggiunto Benedetto XVI – agisce ‘come voce di quanti non hanno voce e difendendo i diritti degli indifesi, inclusi i poveri, i malati, i nascituri, gli anziani e i membri dei gruppi minoritari che soffrono una ingiusta discriminazione’ per cercare ‘sempre di promuovere la giustizia naturale come è suo dovere e diritto fare’. Dopo aver ammesso che nella Chiesa alcuni ‘non sempre sono all’altezza degli alti criteri morali che essa propone’, questa – ha aggiunto il Pontefice - ‘non può far altro che continuare a esortare tutti, inclusi i suoi membri, a cercare di fare qualsiasi cosa sia in accordo con la giustizia e la giusta ragione e a opporsi a qualunque cosa sia a esse contraria’. Infine il Papa ha parlato anche di libertà religiosa. Essa – ha ribadito – ‘è minacciata non solo da limitazioni legali in alcune parti del mondo, ma anche da una mentalità anti-religiosa in numerose società, anche in quelle in cui essa gode della tutela della legge’.

giovedì 20 ottobre 2011

20 ottobre 2011 - Pedofilia, il Papa: 'Riparare con onestà'

Dopo aver ricordato il grande successo ottenuto dalla GMG di Sydney, Benedetto XVI – ricevendo i Vescovi Australiani in Visita ad Limina – è tornato a parlare dello scandalo pedofilia. ‘Il vostro impegno pastorale – ha osservato il Papa - è stato reso più gravoso dai peccati e dagli errori del passato di altri, tra i quali purtroppo anche alcuni sacerdoti e religiosi; ma ora avete il compito di continuare a riparare agli errori del passato con onestà e apertura, al fine di costruire, con umiltà e decisione, un futuro migliore per tutte le persone coinvolte’. ‘Vi incoraggio- ha infine esortato il Pontefice – a continuare ad essere pastori di anime che, insieme al loro clero, siano sempre pronti a compiere un passo in più nell’amore e nella verità per il bene delle coscienze del gregge che vi è stato affidato, cercando di preservarlo nella santità, di istruirlo nell’umiltà e di guidarlo in modo irreprensibile sulle vie della fede cattolica’.

lunedì 17 ottobre 2011

17 ottobre 2011- Il Papa: 'Nel diritto alla vita rientra anche la sconfitta della fame'

‘Nei nostri occhi restano impresse le dolenti immagini delle numerose vittime della fame nel Corno d'Africa, e ogni giorno un nuovo capitolo si aggiunge a quella che è una delle più gravi catastrofi umanitarie degli ultimi decenni’. Lo scrive il Papa nel messaggio al Direttore Generale della Fao, Diouf. E’ necessario pertanto – sostiene Benedetto XVI – ‘l'aiuto immediato, ma occorre anche approntare interventi a medio e lungo termine perché l'attività internazionale non sia ridotta a dare risposte solo alle emergenze’. ‘La situazione – aggiunge il Pontefice – è certamente resa ancora più complessa dalla difficile crisi che, a livello mondiale, sta investendo i diversi settori dell'economia e che colpisce duramente soprattutto i più indigenti, condizionando peraltro la produzione agricola e la conseguente possibilità di accesso agli alimenti’. Tutti, governi e comunità internazionale -conclude Papa Ratzinger - concentrino lo sforzo su ‘scelte efficaci, coscienti che la libertà dal giogo della fame è la prima e concreta manifestazione di quel diritto alla vita che, pur solennemente proclamato, resta spesso lontano da una effettiva attuazione’.

domenica 16 ottobre 2011

16 ottobre 2011 - Il Papa indice l'Anno della Fede

Benedetto XVI, celebrando stamane la messa a conclusione del primo incontro internazionale promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, è entrato in San Pietro sulla pedana mobile – usata negli ultimi anni di Pontificato da Giovanni Paolo II. Nel corso dell’omelia il Papa – commentando il Vangelo – ha spiegato che ‘il tributo a Cesare va pagato, perché l’immagine sulla moneta è la sua; ma l’uomo, ogni uomo, porta in sé un’altra immagine, quella di Dio, e pertanto è a Lui, e a Lui solo, che ognuno è debitore della propria esistenza’. Prima di concludere l’omelia, il Pontefice ha annunciato l’indizione dell’Anno della Fede ‘per dare rinnovato impulso alla missione di tutta la Chiesa di condurre gli uomini fuori dal deserto in cui spesso si trovano verso il luogo della vita, l’amicizia con Cristo che ci dona la vita in pienezza’. Avrà inizio l’11 ottobre 2012 e si concluderà il 24 novembre 2013. ‘Sarà – ha concluso il Papa - un momento di grazia e di impegno per una sempre più piena conversione a Dio, per rafforzare la nostra fede in Lui e per annunciarLo con gioia all’uomo del nostro tempo’.

sabato 15 ottobre 2011

15 ottobre 2011 - Il Papa: 'L'evangelizzazione trasformi il mondo'

‘L’uomo contemporaneo è spesso confuso e non riesce a trovare risposta a tanti interrogativi che agitano la sua mente in riferimento al senso della vita e alle questioni che albergano nel profondo del suo cuore. L’uomo non può eludere queste domande che toccano il significato di sé e della realtà, non può vivere in una sola dimensione! Invece, non di rado, viene allontanato dalla ricerca dell’essenziale nella vita, mentre gli viene proposta una felicità effimera, che accontenta per un momento, ma lascia, ben presto, tristezza e insoddisfazione’. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i partecipanti al primo Incontro promosso dal Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Per far fronte a questa situazione – ha osservato Benedetto XVI – sono necessari ‘nuovi evangelizzatori’ che ‘si moltiplicheranno sempre di più per dare vita a una vera trasformazione di cui il mondo di oggi ha bisogno. Solo attraverso uomini e donne plasmati dalla presenza di Dio, la Parola di Dio continuerà il suo cammino nel mondo portando i suoi frutti’. La missione di evangelizzare – ha concluso il Pontefice – ‘non è un privilegio, ma un impegno che proviene dalla fede’.

15 ottobre 2011 - Il Papa: 'L'economia deve salvaguardare la famiglia'

Ricevendo i partecipanti al Convegno Internazionale promosso dalla Fondazione Centesimus Annus - Pro Pontifice, Benedetto XVI ha avuto modo di ricordare che ‘anche l’economia con le sue leggi deve sempre considerare l’interesse e la salvaguardia di tale cellula primaria della società; la stessa parola economia nella sua origine etimologica contiene un richiamo all’importanza della famiglia: oikia e nomos, la legge della casa’. E’ in famiglia – ha aggiunto il Papa – ‘che si apprende come il giusto atteggiamento da vivere nell’ambito della società, anche nel mondo del lavoro, dell’economia, dell’impresa, deve essere guidato dalla caritas, nella logica della gratuità, della solidarietà e della responsabilità gli uni per gli altri’. Così ‘la famiglia da mero oggetto – ha proseguito - diventa soggetto attivo e capace di ricordare il volto umano che deve avere il mondo dell’economia’. Il pensiero del Pontefice è andato poi alla crisi economica che si abbatte anche sulla famiglia. ‘I conflitti di coppia, quelli generazionali, quelli tra tempi della famiglia e per il lavoro, la crisi occupazionale – ha detto Papa Ratzinger - creano una complessa situazione di disagio che influenza lo stesso vivere sociale. Occorre perciò una nuova sintesi armonica tra famiglia e lavoro’. ‘Non è compito della Chiesa – ha concluso Benedetto XVI - definire le vie per affrontare la crisi in atto. Tuttavia i cristiani hanno il dovere di denunciare i mali, di testimoniare e tenere vivi i valori su cui si fonda la dignità della persona, e di promuovere quelle forme di solidarietà che favoriscono il bene comune, affinché l’umanità diventi sempre più famiglia di Dio’.

venerdì 14 ottobre 2011

14 ottobre 2011 - Il Papa: 'La Chiesa è realtà viva'

‘La Chiesa cattolica è ben radicata ed operante, in modo capillare, nel territorio italiano. È una realtà viva e vivificante, come il lievito di cui parla il Vangelo; una presenza significativa, caratterizzata da prossimità alla gente, per coglierne i bisogni profondi nella logica della disponibilità al servizio’. Lo ha detto il Papa ricevendo stamane in Vaticano i Prefetti della Repubblica Italiana. A loro Benedetto XVI ha poi ricordato che la Chiesa ‘rispettosa delle legittime autonomie e competenze, considera suo preciso mandato rivolgersi all’uomo in ogni contesto: nella vita culturale, del lavoro, dei servizi, del tempo libero. Consapevole che tutti dipendiamo da tutti, essa desidera costruire, insieme con gli altri soggetti istituzionali e le varie realtà territoriali, una salda piattaforma di virtù morali, su cui edificare una convivenza a misura d'uomo’. Infine il Pontefice ha ribadito che ‘il ruolo di chi lavora nella pubblica amministrazione non va concepito come qualcosa di impersonale o burocratico, bensì come un aiuto premuroso per i cittadini, esercitato con spirito di servizio’.