martedì 30 novembre 2010

30 novembre 2010 - Ecumenismo, il Papa: 'Progredire nella piena comunione'

La festa di Sant'Andrea 'rappresenta, per tutti coloro che per la grazia di Dio e il dono del Battesimo hanno accettato il messaggio di salvezza, un forte invito a rinnovare la propria fedeltà all’insegnamento degli Apostoli e a divenire annunciatori instancabili della fede in Cristo, con la parola e la testimonianza della vita'. Lo ha scritto Benedetto XVI nel messaggio consegnato dal Cardinale Kurt Koch al Patriarca Ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo I. Cattolici ed ortodossi - ha aggiunto il Papa - sono chiamati 'in un mondo segnato da una crescente interdipendenza e solidarietà a proclamare con rinnovata convinzione la verità del Vangelo e a presentare il Signore Risorto come la risposta alle più profonde domande e aspirazioni spirituali degli uomini e delle donne di oggi. Per poter riuscire in questo grande compito, dobbiamo continuare a progredire sul cammino verso la piena comunione, mostrando di avere già unito i nostri sforzi per una comune testimonianza al Vangelo di fronte agli uomini del nostro tempo'.

lunedì 29 novembre 2010

29 novembre 2010 - Il Papa: 'La Chiesa deve difendere la vita'

La Chiesa non fa politica quando difende la vita. E' il messaggio che Benedetto XVI ha ripetuto questa mattina ricevendo in udienza i Vescovi delle Filippine, in occasione della Visita ad Limina. 'La Chiesa - ha spiegato il Papa - non fa politica e rispetta e promuove anche la libertà politica e la responsabilità dei cittadini'. Tuttavia - ha precisato il Pontefice - quando la proclamazione del Vangelo 'tocca temi rilevanti per la sfera politica' la Chiesa ha il dovere di parlare 'a sostegno della vita umana dal concepimento fino alla morte naturale, e in difesa dell'integrità del matrimonio e della famiglia'.

domenica 28 novembre 2010

28 novembre 2010 - Il Papa: 'L'uomo vive finchè è viva la speranza'

'L’uomo è vivo finché attende, finché nel suo cuore è viva la speranza'. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso dell'Angelus recitato stamane in occasione della Prima Domenica di Avvento. Soffermandosi sul tema dell'attesa il Papa ha osservato come l'attendere sia 'una dimensione che attraversa tutta la nostra esistenza personale, familiare e sociale. L’attesa è presente in mille situazioni, da quelle più piccole e banali fino alle più importanti, che ci coinvolgono totalmente e nel profondo'. Dalle attese di ogni uomo - ha concluso il Pontefice - 'si riconosce: la nostra statura morale e spirituale si può misurare da ciò che attendiamo, da ciò in cui speriamo'.

sabato 27 novembre 2010

27 novembre 2010 - Il Papa: 'L'embrione è un nuovo essere vivente'

'Ci sono tendenze culturali che cercano di anestetizzare le coscienze con motivazioni pretestuose. Esorto i protagonisti della politica, dell'economia e della comunicazione sociale a fare quanto è nelle loro possibilità per promuovere una cultura sempre rispettosa della vita umana, per procurare condizioni favorevoli e reti di sostegno all'accoglienza e allo sviluppo di essa'. E' il nuovo appello del Papa in difesa della vita pronunciato nel corso dei Primi Vespri della prima domenica di Avvento nella Basilica di San Pietro. Celebrando inoltre nella stessa occasione la veglia per la vita nascente, Benedetto XVI ha difeso l'embrione. Esso non è 'un cumulo di materiale biologico, ma un nuovo essere vivente, dinamico e meravigliosamente ordinato, un nuovo individuo della specie umana. La scienza stessa ne mette in evidenza l'autonomia capace d'interazione con la madre, il coordinamento dei processi biologici, la continuità dello sviluppo, la crescente complessità dell'organismo'. La Chiesa - ha concluso il Pontefice - 'continuamente ribadisce quanto ha dichiarato il Concilio Vaticano II contro l'aborto e ogni violazione della vita nascente: la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura e ogni uomo ha il diritto di non essere trattato come un oggetto da possedere e come una cosa che si può manipolare a piacimento, di non essere ridotto a puro strumento a vantaggio di altri o dei loro interessi'.

27 novembre 2010 - Il Papa: 'Avanti nella non proliferazione nucleare'

Nuovo appello di Benedetto XVI per il disarmo e la non proliferazione nucleare. Ricevendo in udienza il nuovo Ambasciatore giapponese presso la Santa Sede il Papa ha sottolineato che 'il 65° anniversario del tragico bombardamento atomico sulle popolazioni di Hiroshma e Nagasaki ci ricorda con insistenza quanto sia necessario perseverare negli sforzi a favore della non proliferazione nucleare e del disarmo'. Secondo il Pontefice, inoltre, 'l'armamento nucleare rappresenta oggi la fonte maggiore di preoccupazione: il possesso e il rischio di uso causano tensioni e sfiducia in molte regioni del mondo'.

venerdì 26 novembre 2010

26 novembre 2010 - Il Papa: 'Stampa cattolica sia palestra di confronto'

Benedetto XVI ha ricevuto in udienza i partecipanti all’Assemblea della Federazione Italiana Settimanali Cattolici. Ai rappresentanti di oltre 180 testate il Papa ha chiesto di continuare 'ad essere giornali della gente, che cercano di favorire un dialogo autentico tra le varie componenti sociali, palestre di confronto e di dibattito leale fra opinioni diverse'. La stampa cattolica - ha sostenuto il Pontefice - ha il compito di 'annunciare la Buona Novella attraverso il racconto dei fatti concreti che vivono le comunità cristiane e delle situazioni reali in cui sono inserite'. 'La Chiesa, presente nella società - ha concluso Papa Benedetto - fa crescere e maturare ciò che vi è di vero, di buono e di bello; e voi avete il compito di dare conto di questa presenza, che promuove e fortifica ciò che è autenticamente umano e che porta all'uomo d'oggi il messaggio di verità e di speranza del Signore Gesù'.

mercoledì 24 novembre 2010

24 novembre 2010 - Il Papa: 'L'Europa non dimentichi le radici cristiane'

L'Europa 'non dimentichi mai le radici cristiane, che sono alla base della convivenza, e continui ad attingere dal Vangelo i valori fondamentali che assicurano la giustizia e la concordia'. E' l'appello lanciato questa mattina dal Papa nella consueta Udienza Generale del mercoledì. Presentando la figura di Santa Caterina da Siena, patrona d'Europa, Benedetto XVI ha ricordato il suo sforzo 'per sollecitare una riforma all'interno della Chiesa e per favorire la pace tra gli Stati'. Il Pontefice si è poi rivolto ai sacerdoti rammentando loro l'invito rivolto da Santa Caterina ai 'sacri ministri ad essere fedeli alle loro responsabilità'.

24 novembre 2010 - Il Papa denuncia la violazione della libertà religiosa in Cina

Ancora tensione tra la Repubblica Popolare Cinese e la Santa Sede a causa dell'ordinazione episcopale di un sacerdote appartenente alla chiesa patriottica. Secondo quanto comunicato dalla Sala Stampa Vaticana 'il Santo Padre ha appreso la notizia con profondo rammarico, poiché la suddetta ordinazione episcopale è stata conferita senza il mandato apostolico e, perciò, rappresenta una dolorosa ferita alla comunione ecclesiale e una grave violazione della disciplina cattolica'. 'Diversi Vescovi - prosegue la nota - sono stati sottoposti a pressioni e a restrizioni della propria libertà di movimento, allo scopo di forzarli a partecipare e a conferire l’ordinazione episcopale. Tali costrizioni, compiute da Autorità governative e di sicurezza cinesi, costituiscono una grave violazione della libertà di religione e di coscienza'. 'I Cattolici di tutto il mondo - conclude il comunicato vaticano - seguono con particolare attenzione il travagliato cammino della Chiesa in Cina: la solidarietà spirituale, con cui accompagnano le vicende dei fratelli e delle sorelle cinesi, diventa fervida preghiera al Signore della storia, affinché sia loro vicino, accresca la loro speranza e fortezza, e doni loro consolazione nei momenti della prova'.

martedì 23 novembre 2010

23 novembre 2010 - Luce del Mondo

Luce del Mondo. E’ il titolo del libro intervista di Benedetto XVI, presentato questa mattina in Vaticano. E’ un Papa a 360 gradi quello che si descrive nel volume. Tra le tante prese di posizione politiche e teologiche quella che ha lasciato di stucco il grande pubblico è stata una prima, ma storica, apertura al preservativo. ‘Concentrarsi – ha sostenuto Papa Ratzinger - solo sul profilattico vuol dire banalizzare la sessualità. Vi possono essere singoli casi giustificati, ad esempio quando una prostituta utilizza un profilattico, e questo può essere il primo passo verso una moralizzazione, un primo atto di responsabilità per sviluppare di nuovo la consapevolezza del fatto che non tutto è permesso e che non si può far tutto ciò che si vuole. Tuttavia, questo non è il modo vero e proprio per vincere l' infezione dell' Hiv’. E sull’omosessualità il Pontefice l’ha definita una grande prova. ‘Ciò però – ha spiegato – non la rende moralmente giustificabile’. Non sono mancate poi pagine dedicate allo scandalo pedofilia. ‘Vedere il sacerdozio – ha ammesso il Papa - improvvisamente insudiciato in questo modo, e con ciò la stessa Chiesa cattolica, è stato difficile da sopportare’. Poi una risposta su Pio XII. ‘Ha fatto tutto il possibile per salvare delle persone’, l’opinione di Benedetto XVI riferendosi a quanto fatto da Papa Pacelli nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Infine un commento sulla sua salute. ‘Le mie forze stanno diminuendo’, l’ammissione dell’83enne Joseph Ratzinger.

lunedì 22 novembre 2010

22 novembre 2010 - Il Papa: 'Ascoltare le varie voci della Chiesa'

Siate 'nella Chiesa attenti ascoltatori delle varie voci, per rendere più profonda l'unità dei cuori. Siate testimoni del Vangelo per donare al mondo la speranza di cui ha bisogno e per contribuire'. E' l'auspicio rivolto stamane da Benedetto XVI ai 24 nuovi Cardinali ricevuti stamane in udienza con i familiari. Ai neo porporati il Papa è tornare a chiedere aiuto e sostegno. 'Il vostro ministero - ha spiegato il Pontefice - si arricchisce di un ulteriore impegno nel sostenere il Successore di Pietro, nel suo universale servizio alla Chiesa. Confido tanto in voi, nella vostra preghiera e nel vostro prezioso aiuto'.

domenica 21 novembre 2010

21 novembre 2010 - Il Papa ai Cardinali: 'Restiamo uniti'

Benedetto XVI ha consegnato stamane l'anello ai 24 nuovi cardinali creati nel Concistoro di ieri. Nell'omelia il Papa ha evidenziato il rapporto che lega il Successore di Pietro ai Cardinali. La Parola di Dio - ha spiegato il Pontefice - 'ci chiama a stare con Gesù, come Maria, e non chiedergli di scendere dalla croce, ma rimanere lì con Lui. E questo, a motivo del nostro ministero, dobbiamo farlo non solo per noi stessi, ma per tutta la Chiesa, per tutto il popolo di Dio'. 'Anche il mio ministero - ha aggiunto - e di conseguenza anche il vostro, consiste tutto nella fede. Gesù può costruire su di noi la sua Chiesa tanto quanto trova in noi di quella fede vera, pasquale, quella fede che non vuole far scendere Gesù dalla Croce, ma si affida a Lui sulla Croce'. Al Sacro Collegio Benedetto XVI ha chiesto poi di rimanere unito al Vescovo di Roma. 'Il Papa e i Cardinali- ha spiegato - sono chiamati ad essere profondamente uniti prima di tutto in questo: tutti insieme, sotto la guida del Successore di Pietro, devono rimanere nella signoria di Cristo, pensando e operando secondo la logica della Croce – e ciò non è mai facile né scontato. In questo dobbiamo essere compatti, e lo siamo perché non ci unisce un’idea, una strategia, ma ci uniscono l’amore di Cristo e il suo Santo Spirito'.

sabato 20 novembre 2010

20 novembre 2010 - Il Papa ai neo-cardinali: 'Nella Chiesa nessuno è padrone'

A distanza di tre anni dall'ultima volta, Benedetto XVI ha presieduto questa mattina nella Basilica di San Pietro il Concistoro per la creazione di 24 nuovi Cardinali. Si tratta del terzo concistoro del suo Pontificato. Dei 24 nuovi porporati 20 hanno meno di 80 anni e quindi potenziali elettori in un futuro conclave. 4 sono gli ultraottantenni. I neo cardinali provengono da Italia, Egitto, Stati Uniti, Svizzera, Guinea, Zambia, Ecuador, Repubblica Democratica del Congo, Brasile, Polonia, Sri Lanka, Germania e Spagna. Prima di imporre la berretta rossa sul capo dei nuovi membri del Sacro Collegio il Papa, pronunciando l'omelia, ha ricordato che 'nella Chiesa nessuno è padrone, ma tutti sono chiamati, tutti sono inviati, tutti sono raggiunti e guidati dalla grazia divina'. 'Il criterio della grandezza e del primato secondo Dio - ha concluso Papa Benedetto - non è il dominio, ma il servizio. Non è la logica del dominio, del potere secondo i criteri umani, ma la logica del chinarsi per lavare i piedi, la logica del servizio, la logica della Croce che è alla base di ogni esercizio dell’autorità'.

venerdì 19 novembre 2010

19 novembre 2010 - Il Papa denuncia la dittatura del relativismo

In vista del Concistoro di domani, il terzo del suo Pontificato, il Papa ha incontrato i Cardinali per una giornata di preghiera e di riflessione. Nel suo intervento Benedetto XVI ha parlato di liturgia e di libertà religiosa, sottolineando che 'nel mandato del Signore di annunciare il Vangelo è implicita l`esigenza della libertà di farlo e tuttavia ciò incontra, nella storia, diverse opposizioni. Il rapporto fra verità e libertà è essenziale, ma oggi si trova di fronte alla grande sfida del relativismo, che sembra completare il concetto di libertà ma in realtà rischia di distruggerla proponendosi come una vera dittatura'. Domani, dunque, il Pontefice imporrà la berretta rossa a 24 nuovi cardinali, 10 dei quali italiani. Nutrita la pattuglia curiale, su tutti spiccano Angelo Amato e Mauro Piacenza, rispettivamente Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi e Prefetto della Congregazione per il Clero. Dei 24 neoporporati 20 hanno meno di 80 anni e quindi con diritto di voto in un prossimo futuro conclave.

giovedì 18 novembre 2010

18 novembre 2010 - Il Papa: 'I valori etici sono patrimonio comune'

Attraverso un messaggio al Pontificio Consiglio della pastorale per gli operatori sanitari, Benedetto XVI torna a ribadire il no della Chiesa ad aborto, eutanasia e fecondazione artificiale. Secondo il Papa 'la giustizia sanitaria deve essere fra le priorità nell'agenda dei Governi e delle Istituzioni internazionali'. Ma, sostiene il Pontefice, 'vi sono opinioni e linee di pensiero che la feriscono: mi riferisco a questioni come quelle connesse con la cosiddetta salute riproduttiva, con il ricorso a tecniche artificiali di procreazione comportanti distruzione di embrioni, o con l'eutanasia legalizzata. L'amore alla giustizia, la tutela della vita dal suo concepimento al termine naturale, il rispetto della dignità di ogni essere umano, vanno sostenuti e testimoniati, anche controcorrente: i valori etici fondamentali sono patrimonio comune della moralità universale e base della convivenza democratica'.

mercoledì 17 novembre 2010

17 novembre 2010 - Il Papa: 'Nella Chiesa c'è una primavera eucaristica'

'Oggi nella Chiesa c'è una primavera eucaristica: quante persone sostano silenziose dinanzi al Tabernacolo, per intrattenersi in colloquio d'amore con Gesù!'. Lo ha detto questa mattina il Papa nella consueta Udienza Generale del mercoledì. Benedetto XVI si è compiaciuto poi ricordando come 'non pochi gruppi di giovani hanno riscoperto la bellezza di pregare in adorazione davanti alla Santissima Eucaristia'. Il Pontefice ha poi invitato i fedeli a partecipare alla adorazione eucaristica poichè in quella sede 'noi incontriamo il dono dell'amore di Dio, incontriamo la Passione e la Croce di Gesù, come pure la sua Risurrezione. Proprio attraverso il nostro guardare in adorazione, il Signore ci attira verso di sè, dentro il suo mistero, per trasformarci come trasforma il pane e il vino'.

lunedì 15 novembre 2010

15 novembre 2010 - Il Papa: 'Il creato non è un prodotto da consumare'

'Praticato con passione e senso etico, lo sport, oltre che esercitare ad un sano agonismo, diventa scuola per apprendere e approfondire valori umani e cristiani. Mediante l’attività sportiva, la persona comprende meglio che il suo corpo non può essere considerato un oggetto, ma che, attraverso la corporeità, esprime se stessa ed entra in relazione con gli altri. In tal modo, l’equilibrio tra la dimensione fisica e quella spirituale porta a non idolatrare il corpo, ma a rispettarlo, a non farne uno strumento da potenziare a tutti i costi, utilizzando magari anche mezzi non leciti'. Lo ha detto stamane il Papa, ricevendo in udienza una delegazione dei Maestri di Sci italiani. Riferendosi poi alla montagna e all'ambiente Benedetto XVI ha messo in guardia dal rischio di 'manipolare la natura' e 'di volersi sostituire al Creatore e di ridurre il creato quasi a un prodotto da usare e consumare'. ìQual è invece l’atteggiamento giusto da assumere? Sicuramente - ha concluso il Pontefice - è quello di un profondo sentimento di gratitudine e riconoscenza, ma anche di responsabilità nel conservare e coltivare l’opera di Dio'.

domenica 14 novembre 2010

14 novembre 2010 - Il Papa: 'La crisi va presa sul serio'

'La crisi economica in atto va presa in tutta la sua serietà: essa ha numerose cause e manda un forte richiamo ad una revisione profonda del modello di sviluppo economico globale. E’ un sintomo acuto che si è aggiunto ad altri ben più gravi e già ben conosciuti, quali il perdurare dello squilibrio tra ricchezza e povertà, lo scandalo della fame, l’emergenza ecologica e, ormai anch’esso generale, il problema della disoccupazione'. E' l'allarme lanciato stamane dal Papa nel corso dell'Angelus. Secondo Benedetto XVI 'in questo quadro, appare decisivo un rilancio strategico dell’agricoltura. Infatti, il processo di industrializzazione talvolta ha messo in ombra il settore agricolo, che, pur traendo a sua volta beneficio dalle conoscenze e dalle tecniche moderne, ha comunque perso di importanza, con notevoli conseguenze anche sul piano culturale. Mi pare il momento per un richiamo a rivalutare l’agricoltura non in senso nostalgico, ma come risorsa indispensabile per il futuro'. Il Pontefice ha lanciato poi un monito ai Paesi ricchi. 'Nell’attuale situazione economica, la tentazione per le economie più dinamiche è quella di rincorrere alleanze vantaggiose che, tuttavia, possono risultare gravose per altri Stati più poveri, prolungando situazioni di povertà estrema di masse di uomini e donne e prosciugando le risorse naturali della Terra. Inoltre, malgrado la crisi, consta ancora che in Paesi di antica industrializzazione si incentivino stili di vita improntati ad un consumo insostenibile, che risultano anche dannosi per l’ambiente e per i poveri. Occorre puntare, allora, in modo veramente concertato, su un nuovo equilibro tra agricoltura, industria e servizi, perché lo sviluppo sia sostenibile, a nessuno manchino il pane e il lavoro, e l’aria, l’acqua e le altre risorse primarie siano preservate come beni universali'. Concludendo l'Angelus Papa Benedetto ha rivolto il suo pensiero ad Haiti. 'Desidero rinnovare la mia vicinanza - ha detto - alle care popolazioni di Haiti, che, a causa del terribile terremoto del gennaio scorso, soffrono ora per una grave epidemia di colera. Incoraggio tutti coloro che si stanno prodigando per questa nuova emergenza e, mentre assicuro il mio particolare ricordo nella preghiera, faccio appello alla Comunità internazionale, affinché aiuti generosamente quelle popolazioni'.

13 novembre 2010 - Il Papa: 'Accettare la sfida della comunicazione'

'La Chiesa vuole dialogare con tutti, nella ricerca della verità ma perchè il dialogo e la comunicazione siano efficaci e fecondi è necessario sintonizzarsi su una medesima frequenza, in ambiti di incontro amichevole e sincero'. Lo ha detto il Papa, ieri, ricevendo in udienza i membri del Pontificio Consiglio per la Cultura. Di fronte ai nuovi linguaggi di comunicazione Benedetto XVI ha spronato la Chiesa a non dimostrarsi 'indifferente ed estranea' ma ad accettare la sfida e ad 'avvalersi con rinnovato impegno creativo, ma anche con senso critico e attento discernimento, dei nuovi linguaggi e delle nuove modalità comunicative'. Papa Benedetto ha guardato poi con preoccupazione ai giovani. 'Oggi non pochi giovani - ha affermato - storditi dalle infinite possibilità offerte dalle reti informatiche o da altre tecnologie, stabiliscono forme di comunicazione che non contribuiscono alla crescita in umanità, ma rischiano anzi di aumentare il senso di solitudine e di spaesamento'. 'Dinanzi a tali fenomeni, ho parlato piu' volte - ha infine ribadito il Pontefice - di emergenza educativa, una sfida a cui si può e si deve rispondere con intelligenza creativa, impegnandosi a promuovere una comunicazione umanizzante, che stimoli il senso critico e la capacità di valutazione e di discernimento'.

giovedì 11 novembre 2010

11 novembre 2010 - Il Papa: 'Congressi eucaristici aiutino ad evangelizzare'

'Compito dei Congressi Eucaristici, soprattutto nel contesto attuale, è anche quello di dare un peculiare contributo alla nuova evangelizzazione, promuovendo l’evangelizzazione mistagogica, che si compie alla scuola della Chiesa in preghiera, a partire dalla liturgia e attraverso la liturgia'. Lo ha detto il Papa, stamane, ricevendo in udienza la Plenaria del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali. Benedetto XVI ha invitato 'ogni Congresso eucaristico' a 'coinvolgere ed integrare, secondo lo spirito della riforma conciliare, tutte le espressioni del culto eucaristico extra missam che affondano le loro radici nella devozione popolare, come pure le associazioni di fedeli che a vario titolo dall’Eucaristia traggono ispirazione'.

11 novembre 2010 - Il Papa: 'La Chiesa annunci il Vangelo'

La Santa Sede ha pubblicato stamane l'esortazione apostolica postsinodale di Benedetto XVI 'Verbum Domini', scritta in occasione della XII assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che si è svolto in Vaticano dal 5 al 26 ottobre 2008. Secondo il Papa la famiglia 'oggi è posta per molti aspetti sotto attacco dalla mentalità corrente. Di fronte al diffuso disordine degli affetti e al sorgere di modi di pensare che banalizzano il corpo umano e la differenza sessuale, la Parola di Dio riafferma la bontà originaria dell'uomo, creato come maschio e femmina e chiamato all'amore fedele, reciproco e fecondo'. Compito della Chiesa spiega Papa Benedetto è l'annuncio della Parola di Dio che 'deve andare verso tutti con la forza dello Spirito e continuare profeticamente a difendere il diritto e la libertà delle persone di ascoltare la Parola di Dio, cercando i mezzi più efficaci per proclamarla, anche a rischio della persecuzione'. L'annuncio del Vangelo - prosegue Papa Ratzinger - coinvolgere anche gli immigrati perchè 'un grande numero di persone, che non conoscono Cristo o che ne hanno un'immagine inadeguata, si insediano in Paesi di tradizione cristiana ed hanno il diritto di ascoltare l'annuncio della salvezza, che viene loro proposto, non imposto'. Il Pontefice rileva infine come sia necessario 'riscoprire ciò che nel quotidiano rischiamo di dare per scontato: il fatto che Dio parli e risponda alle nostre domande'.

11 novembre 2010 - Il Papa scrive ad Ahmadinejad

Pubblicata questa mattina la lettera che Benedetto XVI ha scritto al presidente iraniano Ahmadinejad. Nella missiva, consegnata al leader iraniano dal Cardinale Jean Louis Tauran, il Papa ha spiegato che 'la recente Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi è stato un significativo momento di riflessione e condivisione sulla situazione nel Medio Oriente e sui grandi cambiamenti che si trovano davanti le comunità cattoliche lì presenti. In alcuni Paesi queste comunità affrontano difficili circostanze, discriminazioni e anche violenze e a loro manca la libertà di vivere e professare pubblicamente la loro fede'. Tuttavia, ha proseguito Papa Benedetto, 'il dialogo interreligioso e interculturale è una via fondamentale verso la pace , un dono di Dio, che viene ricercato con la preghiera, ma è anche il risultato degli sforzi delle persone di buona volontà. In questa prospettiva, i credenti di ogni religione hanno una speciale responsabilità e possono giocare un ruolo decisivo, cooperando in iniziative comuni'. Dal Pontefice infine risposta positiva alla proposta iraniana dell'istituzione di una Commissione bilaterale che 'sarebbe particolarmente d'aiuto nell'affrontare questioni di comune interesse, compresa quella dello status giuridico della Chiesa Cattolica nel paese'. Benedetto XVI ha concluso la lettera esprimendo 'la speranza che le relazioni cordiali già felicemente esistenti tra la Santa Sede e l'Iran continuino a progredire, così come quelli della Chiesa locale con le autorità civili'.

mercoledì 10 novembre 2010

10 novembre 2010 - Il Papa traccia il bilancio della visita in Spagna

Benedetto XVI ha ripercorso stamane nel corso dell'Udienza Generale il viaggio apostolico in Spagna dello scorso fine settimana. Il primo pensiero del Papa è andato ai pellegrini di Santiago de Compostela che intendono 'giungere alla luce di Cristo, cui anelano nel profondo del loro cuore, anche se spesso non lo sanno esprimere bene a parole. Nei momenti di smarrimento, di ricerca, di difficoltà, come pure nell’aspirazione a rafforzare la fede e a vivere in modo più coerente, i pellegrini a Compostela intraprendono un profondo itinerario di conversione a Cristo, che ha assunto in sé la debolezza, il peccato dell’umanità, le miserie del mondo, portandole dove il male non ha più potere, dove la luce del bene illumina ogni cosa'. Riferendosi ad una nazione laicizzata come la Spagna il Pontefice ha ribadito come tutta l'Europa debba 'conservare e rafforzare l’apertura al trascendente, così come un dialogo fecondo tra fede e ragione, tra politica e religione, tra economia ed etica'. Ciò - ha aggiunto - 'permetterà di costruire un’Europa che, fedele alle sue imprescindibili radici cristiane, possa rispondere pienamente alla propria vocazione e missione nel mondo. Perciò, certo delle immense possibilità del Continente europeo e fiducioso in un suo futuro di speranza, ho invitato l’Europa ad aprirsi sempre più a Dio'. Infine Papa Bendetto ha ricordato il valore della famiglia. 'Ho pregato intensamente - ha detto - per le famiglie, cellule vitali e speranza della società e della Chiesa. Ho ricordato anche coloro che soffrono, in particolare in questi momenti di serie difficoltà economiche. Ho tenuto presente, allo stesso tempo, i giovani - che mi hanno accompagnato in tutta la visita a Santiago e Barcellona con il loro entusiasmo e la loro gioia - perché scoprano la bellezza, il valore e l’impegno del Matrimonio, in cui un uomo e una donna formano una famiglia, che con generosità accoglie la vita e la accompagna dal suo concepimento fino al suo termine naturale. Tutto quello che si fa per sostenere il matrimonio e la famiglia, per aiutare le persone più bisognose, tutto ciò che accresce la grandezza dell’uomo e la sua inviolabile dignità, contribuisce al perfezionamento della società. Nessuno sforzo è vano in questo senso'.

domenica 7 novembre 2010

7 novembre 2010 - Il Papa: 'Lo Stato sostenga la famiglia'

Dopo essere stato accolto da Re Juan Carlos e dalla Regina Sofia, Benedetto XVI ha consacrato stamane l’altare della chiesa della Sagrada Familia a Barcellona, elevandola al rango di basilica. I temi del matrimonio tra un uomo ed una donna e la famiglia sono stati al centro dell’omelia pronunciata dal Papa. ‘L'amore generoso e indissolubile di un uomo e una donna è il quadro efficace e il fondamento della vita umana nella sua gestazione, nella sua nascita, nella sua crescita e nel suo termine naturale’, ha detto Papa Benedetto che ha poi chiesto ai governi ‘adeguate misure economiche e sociali’ a sostegno della famiglia. ‘L'uomo e la donna che si uniscono in matrimonio e formano una famiglia – ha aggiunto - siano decisamente sostenuti dallo Stato’ ‘Si difenda – ha proseguito il Pontefice - come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento, e la natalità sia stimata, valorizzata e sostenuta sul piano giuridico, sociale e legislativo’. Il Papa ha poi sottolineato come sia necessario ‘mostrare a tutti che Dio è Dio di pace e non di violenza, di libertà e non di costrizione, di concordia e non di discordia. In questo senso credo che la dedicazione di questa chiesa della Sacra Famiglia, in un'epoca nella quale l'uomo pretende di edificare la sua vita alle spalle di Dio, come se non avesse più niente da dirgli, è un avvenimento di grande significato’. In serata, prima di ripartire alla volta di Roma, Benedetto XVI ha incontrato il primo ministro socialista Zapatero.

sabato 6 novembre 2010

6 novembre 2010 - Il Papa: 'L'Europa si apra a Dio'

‘L'Europa deve aprirsi a Dio, uscire dall'incontro con Lui senza paura, lavorare con la sua grazia per quella dignità dell'uomo che avevano scoperto le migliori tradizioni’. Così Benedetto XVI nell’omelia pronunciata nella Plaza del Obradoiro di Santiago de Compostela. La Chiesa – ha spiegato il Papa – invita l’Europa ad ‘avere cura di Dio e avere cura dell'uomo, a partire dalla comprensione che di entrambi ci viene offerta in Gesù Cristo. È una tragedia che in Europa, soprattutto nel XIX secolo, si affermasse e diffondesse la convinzione che Dio è l'antagonista dell'uomo e il nemico della sua libertà’. Secondo il Pontefice, inoltre, ‘dove non vi è impegno per gli altri sorgono forme di prepotenza e sfruttamento che non lasciano spazio a un'autentica promozione umana integrale’. Per il cristiano, pertanto – ha ancora aggiunto Papa Benedetto – ‘servire il fratello non è più una mera opzione, ma parte essenziale del proprio essere’.

6 novembre 2010 - Il Papa: 'Spagna ed Europa guardino alle radici cristiane'

Benedetto XVI è stato accolto stamane all’aeroporto di Santiago de Compostela dai Principi delle Asturie, Felipe e Letezia. ‘Anch’io – ha detto il Papa nel suo primo discorso in questo secondo viaggio apostolico in Spagna - vorrei esortare la Spagna e l'Europa a edificare il loro presente e a progettare il loro futuro a partire dalla verità autentica dell'uomo, dalla libertà che rispetta questa verità e mai la ferisce, e dalla giustizia per tutti, iniziando dai più poveri e derelitti’. La Spagna e l'Europa si preoccupino - ha aggiunto Papa Benedetto - 'delle necessità materiali degli uomini, ma anche di quelle morali e sociali, di quelle spirituali e religiose, perchè tutte queste sono esigenze autentiche dell'unico uomo e solo così si opera in modo efficace, integro e fecondo per il suo bene'. ‘Vengo – ha concluso il Pontefice - come pellegrino in questo Anno Santo Compostelano e porto nel cuore lo stesso amore a Cristo che spingeva l'apostolo Paolo a intraprendere i suoi viaggi con l'anelito di giungere anche in Spagna’.

6 novembre 2010 - Spagna, il Papa: 'Fede e laicità si incontrino'

‘Per il futuro della fede occorre un incontro, non uno scontro, tra fede e laicità’. Lo ha detto stamane Benedetto XVI conversando con i giornalisti a bordo dell’aereo che lo ha portato in Spagna. Inizia dunque con un appello al confronto il viaggio apostolico del Papa a Santiago e Barcellona. Secondo il Pontefice è necessaria una nuova evangelizzazione soprattutto in Occidente perché ‘la continuità della fede deve cercare di rinnovarsi’. Parlando poi della Spagna Papa Benedetto XVI ha osservato come questa sia ‘il paese originario della fede’ che tuttavia adesso deve confrontarsi con ‘una laicità, un anticlericalismo, un secolarismo forte e aggressivo’.

venerdì 5 novembre 2010

5 novembre 2010 - Il Papa: 'La vita consacrata non mancherà mai'

‘Le varie famiglie religiose, dalla vita monastica alle congregazioni religiose e alle società di vita apostolica, dagli istituti secolari alle nuove forme di consacrazione, hanno avuto la propria origine nella storia, ma la vita consacrata come tale ha avuto origine con il Signore stesso che scelse per sé questa forma di vita verginale, povera e obbediente. Per questo la vita consacrata non potrà mai mancare né morire nella Chiesa: fu voluta da Gesù stesso come porzione irremovibile della sua Chiesa’. Lo ha ricordato questa mattina Benedetto XVI ricevendo in udienza un gruppo di vescovi brasiliani in Visita ad Limina. Il Papa non ha mancato di sottolineare come sia preoccupante il calo delle vocazioni pertanto – ha concluso – ‘se la vita consacrata è un bene di tutta la Chiesa, qualcosa che interessa tutti anche la pastorale che mira a promuovere le vocazioni alla vita consacrata deve essere un impegno sentito da tutti: vescovi, sacerdoti, consacrati e laici’.

giovedì 4 novembre 2010

4 novembre 2010 - Il Papa: 'La Chiesa deve purificarsi'

In una lettera inviata al Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano, in occasione del quarto centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo, Benedetto XVI ha rilevato come la Chiesa dei nostri tempi necessiti ‘di purificazione e di riforma’ attraverso la ‘conversione personale e comunitaria’. E rivolgendosi ai giovani il Papa ha ricordato che ‘Dio vi vuole santi perchè vi conosce nel profondo e vi ama di un amore che supera ogni umana comprensione’. In un’altra lettera – inviata stavolta al Cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace – il Pontefice ha invece ribadito come sia ‘necessario preparare fedeli laici capaci di dedicarsi al bene comune, specie negli ambiti più complessi come il mondo della politica’. Allo stesso tempo, ha aggiunto Papa Benedetto – ‘è urgente anche avere Pastori che, con il loro ministero e carisma, sappiano contribuire all'animazione e all'irradiazione, nella società e nelle istituzioni, di una vita buona secondo il Vangelo, nel rispetto della libertà responsabile dei fedeli e del loro proprio ruolo di Pastori, che in questi ambiti hanno una responsabilità mediata’.

mercoledì 3 novembre 2010

3 novembre 2010 - Il Papa: 'Puliamo l'anima dalla spazzatura'

'La spazzatura non c'è solo in diverse strade del mondo. C'è spazzatura anche nelle nostre coscienze e nelle nostre anime. È solo la luce del Signore, la sua forza e il suo amore che ci pulisce, ci purifica e ci dà la retta via'. Lo ha detto stamane Benedetto XVI parlando a braccio nel corso dell'odierna Udienza Generale. 'Di questo abbiamo bisogno anche noi - ha aggiunto il Papa - di lasciare entrare Gesù nella nostra coscienza perchè sia illuminata e pulita'. Presentando la figura di Santa Margherita d'Oingt, il Pontefice ha sottolineato come ella abbia 'considerato il Signore come un libro, uno specchio in cui appare anche la propria coscienza. La sua coscienza è stata pulita'.

lunedì 1 novembre 2010

1 novembre 2010 - Iraq, il Papa: 'Cessi violenza feroce'

'La santità, imprimere Cristo in sé stessi, è lo scopo della vita del cristiano'. Lo ha detto stamane il Papa in occasione dell'Angelus recitato per la Solennità di Tutti i Santi. Da Benedetto XVI anche un pensiero sulla commemorazione dei Defunti, che cade domani. 'La morte cristiana - ha ricordato il Pontefice - fa parte del cammino di assimilazione a Dio e scomparirà quando Dio sarà tutto in tutti. La separazione dagli affetti terreni è certo dolorosa, ma non dobbiamo temerla, perché essa, accompagnata dalla preghiera di suffragio della Chiesa, non può spezzare il legame profondo che ci unisce in Cristo'. Al termine dell'Angelus Benedetto XVI ha condannato l'attentato avvenuto nella cattedrale siro-cattolica di Bagdad, in Iraq. 'Prego - ha detto il Papa - per le vittime di questa assurda violenza, tanto più feroce in quanto ha colpito persone inermi, raccolte nella casa di Dio, che è casa di amore e di riconciliazione. Esprimo inoltre la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, nuovamente colpita, e incoraggio pastori e fedeli tutti ad essere forti e saldi nella speranza. Davanti agli efferati episodi di violenza, che continuano a dilaniare le popolazioni del Medio Oriente, vorrei infine rinnovare il mio accorato appello per la pace: essa è dono di Dio, ma è anche il risultato degli sforzi degli uomini di buona volontà, delle istituzioni nazionali e internazionali. Tutti uniscano le loro forze affinché termini ogni violenza!'.