lunedì 31 maggio 2010

31 maggio 2010 - Pedofilia, il Papa invia 9 Visitatori in Irlanda

Dopo le parole, i fatti. Benedetto XVI, come annunciato nella lettera pastorale inviata ai Cattolici irlandesi, ha nominato stamane nove visitatori apostolici da inviare nell'isola in seguito allo scandalo pedofilia. Secondo quanto comunicato da una nota vaticana la visita inizierà in autunno. 'La visita - si legge nel testo - inizierà nelle quattro arcidiocesi metropolitane d'Irlanda (Armagh, Dublin, Cashel and Emly, Tuam) e sarà poi estesa ad alcune altre diocesi. I visitatori nominati dal Santo Padre per le diocesi sono: il card. Cormac Murphy O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster, per l'arcidiocesi di Armagh; il card. Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston, per l'arcidiocesi di Dublin; mons. Thomas Christopher Collins, arcivescovo di Toronto, per l'arcidiocesi di Cashel and Emly; mons. Terrence Thomas Prendergast, arcivescovo di Ottawa, per l'arcidiocesi di Tuam'. 'Nel desiderio di accompagnare il cammino di rinnovamento dei luoghi di formazione dei futuri sacerdoti della Chiesa in Irlanda - prosegue il comunicato della Santa Sede - la Congregazione per l'Educazione Cattolica coordinerà la visita dei seminari in Irlanda e del Pontificio Collegio Irlandese a Roma. Pur avendo speciale attenzione alle problematiche che hanno richiesto la Visita Apostolica, nell'ambito dei seminari essa terrà conto di tutti gli elementi concernenti la formazione sacerdotale. Come Visitatore Apostolico è stato nominato S.E. Mons. Timothy Dolan, Arcivescovo di New York. La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica da parte sua, organizzerà in due fasi la visita alle case religiose. Anzitutto condurrà un'indagine attraverso un questionario, inviato a tutti i Superiori degli istituti religiosi presenti in Irlanda, al fine di arrivare ad un'adeguata conoscenza della situazione attuale e dei progetti circa l'osservanza e il miglioramento delle norme delle 'guidelines'. Per la seconda fase i Visitatori saranno padre Joseph Tobin, CSSR, e il gesuita padre Gero McLaughlin per gli istituti maschili; Suor Sharon Holland e Suor Mairin McDonagh per gli istituti femminili. Essi compiranno un attento studio di valutazione dei risultati raccolti e dei possibili passi da compiere nel futuro per favorire una stagione di rinascita spirituale della vita religiosa nell'Isola'. La nota della Sala Stampa Vaticana si conclude con un vero e proprio appello di Benedetto XVI. 'Il Santo Padre - afferma il comunicato - invita tutti i membri della Comunità cattolica irlandese a sostenere con la preghiera quest'opera di aiuto fraterno. Egli invoca la benedizione del Signore sui Visitatori e su tutti i Vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli laici d'Irlanda, affinchè la Visita possa essere per loro un occasione di rinnovato fervore nella vita cristiana, possa approfondire la loro fede e rafforzare la loro speranza in Cristo nostro Salvatore'.

domenica 30 maggio 2010

30 maggio 2010 - Il Papa spiega il senso del segno della Croce

'Nel segno della Croce e nel nome del Dio vivente è contenuto l'annuncio che genera la fede e ispira la preghiera'. Così Benedetto XVI questa mattina nel corso dell'Angelus recitato in occasione della domenica dedicata alla Santissima Trinità. 'Il nome di Dio, nel quale siamo stati battezzati - ha ancora spiegato il Papa - noi lo ricordiamo ogni volta che tracciamo su noi stessi il segno della Croce'. Dopo la recita della preghiera mariana il Pontefice, ricordando la figura del cardinale Costantini, è tornato a difendere quanto fatto dalla Santa Sede e da Pio XII negli anni della Seconda Guerra Mondiale. La Chiesa fu atrice di una 'immensa opera in quegli anni drammatici per favorire la pace e soccorrere tutti i bisognosi'.

venerdì 28 maggio 2010

28 maggio 2010 - Il Papa: 'Garantire ai migranti asilo e integrazione'

'E’ apprezzabile lo sforzo di costruire un sistema di norme condivise che contemplino i diritti e i doveri dello straniero, come pure quelli delle comunità di accoglienza, tenendo conto, in primo luogo, della dignità di ogni persona umana, creata da Dio a sua immagine e somiglianza. Ovviamente, l'acquisizione di diritti va di pari passo con l'accoglienza di doveri'. Lo ha detto il Papa ricevendo stamane in Vaticano i partecipanti all’Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti. 'Prospettive di convivenza tra i popoli - ha spiegato Benedetto XVI - possono essere offerte tramite linee oculate e concertate per l'accoglienza e l'integrazione, consentendo occasioni di ingresso nella legalità, favorendo il giusto diritto al ricongiungimento familiare, all'asilo e al rifugio, compensando le necessarie misure restrittive e contrastando il deprecabile traffico di persone'. Secondo il Pontefice 'l'avvenire delle nostre società poggia sull'incontro tra i popoli, sul dialogo tra le culture nel rispetto delle identità e delle legittime differenze'.

giovedì 27 maggio 2010

27 maggio 2010 - Crisi, il Papa: 'Arginare la disoccupazione'

'La crisi culturale e spirituale in Italia è altrettanto seria di quella economica'. Lo ha detto il Papa, stamane, incontrando i Vescovi della Cei riuniti in Vaticano per la 61/ma Assemblea Generale. E' necessario - l'auspicio di Benedetto XVI - lavorare per frenare la disoccupazione: 'rinnovo - ha detto - l'appello ai responsabili della cosa pubblica e agli imprenditori a fare quanto è nelle loro possibilità per attutire gli effetti della crisi occupazionale'. Dal Pontefice poi un nuovo riferimento allo scandalo pedofilia. 'La volontà di promuovere una rinnovata stagione di evangelizzazione non nasconde le ferite da cui la comunità ecclesiale è segnata, per la debolezza e il peccato di alcuni suoi membri'. 'Questa umile e dolorosa ammissione - ha proseguito Papa Benedetto - non deve, però, far dimenticare il servizio gratuito e appassionato di tanti credenti, a partire dai sacerdoti'. 'Ciò che è motivo di scandalo - ha concluso Benedetto XVI - deve tradursi per noi in richiamo a un profondo bisogno di re-imparare la penitenza, di accettare la purificazione, di imparare da una parte il perdono, dall'altra la necessità della giustizia'.

mercoledì 26 maggio 2010

26 maggio 2010 - Il Papa: 'Pregate perchè sappia prendermi cura dei fedeli'

'Anche il Papa non può fare quello che vuole, perchè è custode dell'obbedienza a Cristo e della sua parola. Pregate per il Papa perchè sappia prendersi cura dell'intera comunità dei fedeli, anche di quelli che sono nel peccato'. Lo ha detto stamane Benedetto XVI, nel corso dell'Udienza Generale, affrontando il tema della gerarchia nella Chiesa. 'Nei confronti del termine gerarchia - ha spiegato il Pontefice - nell'opinione pubblica prevale l'interpretazione giuridica, per cui a molti la gerarchia appare contraria alla flessibilità e contraria al Vangelo. Ma questo è un concetto sbagliato di gerarchia dovuto anche a abusi di potere e carrierismo. È un'interpretazione sbagliata che ha origine negli abusi della storia'.

domenica 23 maggio 2010

23 maggio 2010 - Il Papa: 'Cristo non lascia terra bruciata'

'L'incendio di Cristo, propagato dalla Chiesa è assai diverso rispetto a quelli accesi dai dittatori di ogni epoca, anche del secolo scorso, che lasciano dietro di se' terra bruciata'. Così Benedetto XVI, questa mattina, nell'omelia pronunciata nel corso della Cappella Papale per la solennità di Pentecoste. Lo Spirito Santo - ha spiegato il Papa - 'crea unità e comprensione dove ci sono lacerazioni ed estraneità ed innesca un processo di riunificazione tra le parti della famiglia umana, divise e disperse'. La Chiesa - ha auspicato il Pontefice - non resti mai 'prigioniera di confini politici, razziali e culturali; non si puo' confondere con gli Stati e neppure con le Federazioni di Stati'. E nel corso del Regina Coeli Benedetto XVI ha ricordato la Giornata di preghiera per i Cattolici in Cina. 'Mentre i fedeli che sono in Cina pregano affinchè l'unità tra di loro e con la Chiesa universale si approfondisca sempre di più - ha esortato il Papa - i cattolici nel mondo intero, specialmente quelli che sono di origine cinese, si uniscono a loro nell'orazione e nella carità, che lo Spirito Santo infonde nei nostri cuori particolarmente nella solennità odierna'.

sabato 22 maggio 2010

22 maggio 2010 - Crisi, il Papa: 'Governi deboli davanti alle speculazioni'

Nuovo intervento di Benedetto XVI sulla crisi economica mondiale. Ricevendo in udienza i partecipanti a un convegno promosso dalla Fondazione Centesimus Annus-Pro Pontifice, il Papa ha ribadito come la crisi non sia finita. 'La crisi e le difficoltà di cui al presente - ha sottolineato Papa Benedetto - soffrono le relazioni internazionali, gli Stati, la società e l'economia, infatti sono in larga misura dovute alla carenza di fiducia e di un'adeguata ispirazione solidaristica creativa e dinamica orientata al bene comune, che porti a rapporti autenticamente umani di amicizia, di solidarietà e di reciprocità anche dentro l'attività economica'. Riferendosi poi alla Caritas in Veritate, Benedetto XVI ha rilevato come uno dei maggiori rischi in questa fase sia dovuto al fatto che 'all'interdipendenza tra gli uomini e i popoli non corrisponda l'interazione etica delle coscienze e delle intelligenze, dalla quale possa emergere come risultato uno sviluppo veramente umano. Una tale interazione, ad esempio, appare essere troppo debole presso quei governanti che, a fronte di rinnovati episodi di speculazioni irresponsabili nei confronti dei Paesi più deboli, non reagiscono con adeguate decisioni di governo della finanza. La politica deve avere il primato sulla finanza e l'etica deve orientare ogni attività'.

venerdì 21 maggio 2010

21 maggio 2010 - Il Papa: 'Relativismo aiuta i poteri forti'

'Il diffondersi di un confuso relativismo culturale e di un individualismo utilitaristico ed edonista indebolisce la democrazia e favorisce il dominio dei poteri forti'. Lo ha detto stamane Benedetto XVI ricevendo in Vaticano i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici. 'I cristiani - ha precisato il Papa - non cercano l'egemonia politica o culturale, ma, ovunque si impegnano, sono mossi dalla certezza che Cristo è la pietra angolare di ogni costruzione umana'. 'Compete ancora ai fedeli laici - ha aggiunto - partecipare attivamente alla vita politica, in modo sempre coerente con gli insegnamenti della Chiesa'. E sempre ai laici, ha concluso Papa Benedetto 'spetta mostrare concretamente nella vita personale e familiare, nella vita sociale, culturale e politica, che la fede permette di leggere in modo nuovo e profondo la realta' e di trasformarla'. Infine il Pontefice ha ricordato che rientra nella missione della Chiesa 'dare il suo giudizio morale anche su cose che riguardano l'ordine politico, quando ciò sia richiesto dai diritti fondamentali della persona e dalla salvezza delle anime utilizzando tutti e solo quei mezzi che sono conformi al Vangelo e al bene di tutti, secondo la diversità dei tempi e delle
situazioni'.

giovedì 20 maggio 2010

20 maggio 2010 - Il Papa: 'L'Europa non dimentichi il Cristianesimo'

'L’Europa oggi corre il rischio dell’amnesia, della dimenticanza e dunque dell’abbandono dello straordinario patrimonio suscitato e ispirato dalla fede cristiana, che costituisce l’ossatura essenziale della sua cultura, e non solo di essa'. E' l'allarme lanciato oggi da Benedetto XVI in occasione di un concerto offerto in Vaticano dal Patriarco di Mosca Kirill. 'Le radici cristiane dell’Europa - ha sottolineato il Papa - sono costituite oltre che dalla vita religiosa e dalla testimonianza di tante generazioni di credenti, anche dall’inestimabile patrimonio culturale e artistico, vanto e risorsa preziosa dei popoli e dei Paesi in cui la fede cristiana, nelle sue diverse espressioni, ha dialogato con le culture e le arti, le ha animate e ispirate, favorendo e promuovendo come non mai la creatività e il genio umano'. 'Anche oggi - ha concluso Papa Benedetto - tali radici sono vive e feconde, in Oriente e in Occidente, e possono, anzi devono ispirare un nuovo umanesimo, una nuova stagione di autentico progresso umano, per rispondere efficacemente alle numerose e talvolta cruciali sfide che le nostre comunità cristiane e le nostre società si trovano ad affrontare, prima fra tutte quella della secolarizzazione'. Intanto si lavora a fari spenti per un incontro - storico - tra Benedetto XVI e Kirill. L'impressione è che questo incontro possa concretizzarsi in tempi relativamente rapidi.

20 maggio 2010 - Il Papa esalta la libertà di culto

Benedetto XVI ha ricevuto stamane in Vaticano il primo ambasciatore degli Emirati Arabi Uniti, Hissa Abdulla Ahmed Al-Otaiba. 'La libertà di culto - ha osservato il Papa - contribuisce in maniera significativa al bene comune e stimola l'armonia sociale in tutte quelle società dove è praticata'. Alla rappresentante del Paese arabo, il Pontefice non ha mancato di sottolineare come negli Emirati ci siano 'molte chiese cattoliche costruite su terre donate dalle autorità pubbliche'. 'È desiderio della Chiesa cattolica - ha concluso Papa Benedetto - che questa cooperazione possa continuare e fiorire ancora di più, secondo la crescita delle esigenze pastorali della popolazione cattolica che negli Emirati arabi uniti vive'.

mercoledì 19 maggio 2010

19 maggio 2010 - Il 10 giugno il Papa incontrerà Zapatero

Papa Benedetto XVI riceverà il prossimo 10 giugno in Vaticano il primo ministro spagnolo e presidente di turno dell'Unione Europea Josè Luiz Zapatero. Lo ha confermato l'Ambasciata di Spagna. Il Papa si recherà a Barcellona e Santiago de Compostela il prossimo novembre. Intanto il Pontefice, nel corso della consueta Udienza Generale del mercoledì, è tornato a parlare del viaggio apostolico in Portogallo della settimana scorsa. Benedetto XVI è poi tornato sui cosidettio segreti di Fatima. 'Carico di speranza - ha osservato il Papa - è il messaggio impegnativo e consolante che la Madonna ci a affidato e si proietta oltre le minacce , i pericoli e gli orrori della storia, per invitare l'uomo ad affidarsi a Dio fonte dell'amore e della pace'.

lunedì 17 maggio 2010

17 maggio 2010 - Il Papa riceve Evo Morales

Prima volta in Vaticano per il presidente boliviano Evo Morales, ricevuto questa mattina nel Palazzo Apostolico da Benedetto XVI. Nel corso del colloquio durato circa 25 minuti il Papa e Morales hanno avuto occasione di scambiarsi 'opinioni - fa sapere la Sala Stampa della Santa Sede - su temi attinenti all’attuale congiuntura internazionale e regionale, e sulla necessità di sviluppare una maggiore sensibilità sociale per la tutela dell’ambiente'. 'Ci si è poi soffermati - prosegue la nota vaticana - su alcuni aspetti della situazione del Paese sudamericano, in particolare sulla collaborazione tra la Chiesa e lo Stato in materia di educazione, sanità e politiche sociali a difesa dei diritti dei più deboli'. Lasciato il Palazzo Apostolico, Morales ha incontrato la stampa. 'La Chiesa abolisca il celibato', è stato il suggerimento del presidente della Bolivia. 'Per superare la crisi di una Chiesa ferita e nel peccato - ha concluso il leader di La Paz - è imprescindibile democratizzare e umanizzare la sua struttura'.

domenica 16 maggio 2010

16 maggio 2010 - Il Papa: 'Il peccato è il vero nemico della Chiesa'

Duecentomila persone. Tante si sono radunate in piazza San Pietro e nelle immediate vicinanze per esprimere la solidarietà dei cattolici italiani al Papa dopo gli attacchi ricevuti in seguito allo scandalo pedofilia. E Benedetto XVI, visibilmente emozionato, ha ringraziato i fedeli parlando dalla finestra del suo studio in occasione della recita del Regina Coeli. 'Cari amici - ha detto il Pontefice - voi oggi mostrate il grande affetto e la profonda vicinanza della Chiesa e del popolo italiano al Papa e ai vostri sacerdoti, che quotidianamente si prendono cura di voi, perché, nell'impegno di rinnovamento spirituale e morale possiamo sempre meglio servire la Chiesa, il Popolo di Dio e quanti si rivolgono a noi con fiducia'. Papa Benedetto ha poi chiaramente puntato il dito contro quello che ha definito il nemico della Chiesa. 'Il vero nemico da temere e da combattere - ha spiegato - è il peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa'. 'Noi cristiani - ha concluso Benedetto XVI - non abbiamo paura del mondo, anche se dobbiamo guardarci dalle sue seduzioni. Dobbiamo invece temere il peccato e per questo essere fortemente radicati in Dio, solidali nel bene, nell'amore, nel servizio'.

venerdì 14 maggio 2010

14 maggio 2010 - Il Papa: 'A Fatima ho pregato per il mondo'

'Oggi la Chiesa è chiamata ad affrontare nuove sfide ed è pronta a dialogare con culture e religioni diverse, cercando di costruire insieme ad ogni persona di buona volontà la pacifica convivenza dei popoli'. Lo ha assicurato il Papa durante la Messa presieduta nel piazzale dell'Avenida dos Aliados di Porto, ultima tappa del suo pellegrinaggio portoghese. Prima di congedarsi dal Portogallo, Benedetto XVI ha spiegato il senso della suo viggio apostolico. 'A Fatima - ha spiegato il Pontefice - ho pregato per il mondo intero chiedendo che il futuro porti maggiore fraternità e solidarietà, un maggiore rispetto reciproco e una rinnovata fiducia e confidenza in Dio'. Il Papa ha dunque lasciato il Portogallo per rientrare a Roma. L'aereo papale è atterrato allo scalo di Ciampino intorno alle 18.

13 maggio 2010 - Dal Papa nuovo no ad aborto e matrimoni gay

'Le iniziative che hanno lo scopo di tutelare i valori essenziali e primari della vita, dal suo concepimento, e della famiglia, fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, aiutano a rispondere ad alcune delle più insidiose e pericolose sfide che oggi si oppongono al bene comune'. Lo ha detto Benedetto XVI incontrando a Fatima le organizzazioni portoghesi impegnate nel sociale. Nei prossimi giorni il presidente del Portogallo Cavaco Silva dovrà decidere se firmare o meno la legge che istituisce i matrimoni omosessuali, un provvedimento approvato dal Parlamento di Lisbona e proposto dal governo del primo ministro socialista Socrates. E' necessario - ha ribadito il Papa - 'lottare contro i meccanismi socio-economici e culturali che portano all'aborto'.

giovedì 13 maggio 2010

13 maggio 2010 - Il Papa: 'Profezia di Fatima non è conclusa'

Il messaggio di Fatima è un monito contro gli 'egoismi di nazione, razza, ideologia'. Lo ha detto Benedetto XVI questa mattina nell'omelia pronunciata nel corso della Messa sulla Spianata del Santuario di Fatima, in occasione del X anniversario della beatificazione dei due pastorelli Giacinta e Francesco Marto. Mezzo milione i fedeli che hanno partecipato alla celebrazione. Prego - ha spiegato il Papa - 'per la nostra umanità afflitta da miserie e sofferenze'. 'Si illuderebbe - ha aggiunto il Pontefice - chi pensasse che la missione profetica di Fatima sia conclusa. L'uomo ha potuto scatenare un ciclo di morte e di terrore, ma non riesce ad interromperlo'. Concludendo il rito Papa Benedetto ha voluto incontrare i malati. 'Potrai superare - ha auspicato il Pontefice - la sensazione di inutilità della sofferenza che consuma la persona nell'intimo di se stessa e la fa sentire un peso per gli altri, quando, in verità, la sofferenza, vissuta con Gesù, serve per la salvezza dei fratelli'.

12 maggio 2010 - Il Papa: 'La Chiesa si rinnovi'

'Aiutaci affinchè Cristo, tuo Figlio, nasca anche in noi. Possa così la Chiesa essere rinnovata da santi sacerdoti trasfigurati dalla grazia di Colui che fa nuove tutte le cose. Aiutaci con la tua potente intercessione , a non venir mai meno a questa sublime vocazione, a non cedere ai nostri egoismi, alle lusinghe del mondo ed alle suggestioni del Maligno'. Così Benedetto XVI a Fatima ha chiesto l'intercessione della Madonna perchè la Chiesa possa rinnovarsi senza cedere a Satana. 'Porto con me - ha poi detto il Papa prima di presiedere la recita del Rosario - le preoccupazioni e le attese di questo nostro tempo e le sofferenze dell'umanità ferita, i problemi del mondo, e vengo a deporli ai piedi della Madonna di Fatima'. 'Nel nostro tempo in cui la fede in ampie regioni della terra rischia di spegnersi come una fiamma che non viene più alimentata - ha concluso Papa Benedetto - la priorità al di sopra di tutte è rendere Dio presente in questo mondo ed aprire agli uomini l'accesso a Dio'.

mercoledì 12 maggio 2010

12 maggio 2010 - Il Papa è a Fatima

Decine di migliaia di fedeli hanno accolto questo pomeriggio Benedetto XVI a Fatima, seconda tappa del suo viaggio apostolico in Portogallo. 'Signora Nostra e Madre di tutti gli uomini e le donne, eccomi come un figlio che viene a visitare sua Madre, e lo fa in compagnia di una moltitudine di fratelli e sorelle', ha detto il Papa omaggiando la Statua della Vergine, apparsa ai tre pastorelli per la prima volta il 13 maggio 1917. Durante la celebrazione dei vespri, il Pontefice ha raccomandato a tutti i sacerdoti di rimanere leali nei confronti della loro vocazione. Aiutatevi vicendevolmente anche 'con fermezza', ha aggiunto Papa Benedetto, a non sbagliare. Ai semaniristi, infine, l'invito a 'ad essere consapevoli della grande responsabilità che dovete assumere: verificate bene le intenzioni e le motivazioni; dedicatevi con animo forte e spirito generoso alla vostra formazione'. In mattinata, a Lisbona, il Papa aveva incontrato i rappresentanti del mondo della cultura e successivamente il primo ministro portoghese Josè Socrates.

martedì 11 maggio 2010

11 maggio 2010 - Il Papa: 'Pedofilia fatto terrificante'

La pedofilia nella Chiesa è un fatto terrificante. Benedetto XVI, sull'aereo che lo ha portato in Portogallo - meta del suo quindicesimo viaggio apostolico internazionale - non nasconde la verità. Secondo il Papa 'oggi le più grandi persecuzioni alla Chiesa non vengono da fuori ma dai peccati che ci sono dentro la Chiesa stessa'. 'Il perdono - ha ancora specificato Papa Benedetto - non può sostituire la giustizia'. Le sofferenze patite in questo tempo dalla Chiesa - ha ricordato il Pontefice - erano state annunciate nel terzo segreto di Fatima. Una volta atterrato a Lisbona Benedetto XVI è stato accolto dal presidente portoghese Anibal Cavaco Silva. A lui il Pontefice ha ribadito come 'la missione dell'Europa' sia 'integrare fede e razionalità moderna in una unica visione antropologica che completi l'essere umano e metta così in comunicazione le varie culture umane'.

domenica 9 maggio 2010

9 maggio 2010 - Il Papa: 'Preghiamo per la pace e per i sacerdoti'

Benedetto XVI, nel corso del Regina Coeli di stamane, ha invocato la protezione della Madonna in vista del viaggio che compirà in Portogallo da martedì a venerdì prossimi. 'Invito tutti - la richiesta del Papa - ad accompagnarmi in questo pellegrinaggio, partecipando attivamente con la preghiera: con un cuore solo ed un'anima sola invochiamo l'intercessione della Vergine Maria per la Chiesa, in particolare per i sacerdoti, e per la pace nel mondo'. Rivolgendosi poi ai rappresentanti delle scuole cattoliche italiane il Pontefice ha espresso l'augurio che tutti possano 'concludere nel modo migliore l'anno scolastico. Soprattutto, vi incoraggio a tenere sempre alta la qualità dell'istruzione e dell'educazione nelle vostre scuole, che sono un patrimonio prezioso per la Chiesa e per l'Italia'.

sabato 8 maggio 2010

8 maggio 2010 - Il Papa incontra i Vescovi del Belgio

Vi esorto 'all'ascolto reciproco, nella preghiera comune e nella carità di Cristo, soprattutto in questi tempi nei quali la vostra chiesa stessa è stata provata dal peccato'. Lo ha detto stamane il Papa ai Vescovi del Belgio ricevuti in Visita ad Limina. Riferendosi allo scandalo pedofilia che ha travolto il vescovo di Bruges, Benedetto XVI ha invitato la Conferenza Episcopale Belga a lavorare 'ad un'ampia e seria pastorale vocazionale, fondata sull'esemplarità della santità dei preti e sull'attenzione ai germi di vocazioni presenti fra molti giovani'.

venerdì 7 maggio 2010

7 maggio 2010 - Il Papa riceve il Presidente georgiano

Il Papa ha ricevuto questa mattina in Vaticano il Presidente della Repubblica di Georgia Mikhail Saakashvili. Nel corso del colloquio tra i due - fa sapere la Sala Stampa Vaticana - sono state affrontate 'varie questioni bilaterali e di rilievo della vita della Georgia, rinnovando l’impegno delle Parti a favore degli scambi interculturali. Si è riconosciuto, in particolare, il positivo contributo umanitario operato dalla Caritas nei confronti di tutta la popolazione e si è incoraggiata la pacifica convivenza tra i credenti delle diverse religioni in favore del bene comune'. 'Per quanto concerne la situazione nella Regione - conclude il comunicato vaticano - si è auspicato che ogni difficoltà venga risolta attraverso il dialogo ed il negoziato tra le istanze interessate'.

6 maggio 2010 - Dal Papa la Presidente svizzera e l'Emiro del Kuwait

Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano la Presidente della Confederazione Elvetica Doris Leuthard e l'Emiro del Kuwait Sheikh Sabah Al Ahmad Al Jaber Al Sabah. Con la Presidente della Svizzera - fa sapere la Santa Sede - 'sono stati toccati temi che riguardano la vita socio-economica e questioni attinenti all’attuale situazione internazionale, con particolare riferimento al dialogo interreligioso'. Nei colloqui con l'Emiro del Kuwait - si legge in una nota pontificia - 'sono stati passati in rassegna alcuni temi di comune interesse, con particolare riferimento alla promozione della pace nella Regione del Medio Oriente e del dialogo interreligioso. In seguito, si è rilevato il positivo contributo che la significativa minoranza cristiana apporta alla società kuwaitiana e ci si è soffermati sulle particolari necessità di tale minoranza'.

5 maggio 2010 - Nucleare, l'appello del Papa

La questione nucleare è al centro dell'appello lanciato stamane dal Papa al termine dell'Udienza Generale. 'Il 3 maggio scorso si sono aperti a New York - ha ricordato Benedetto XVI - i lavori dell'ottava Conferenza di Esame del Trattato di non proliferazione delle armi nucleari'. 'Il processo verso un disarmo nucleare concertato e sicuro è strettamente connesso con il pieno e sollecito adempimento dei relativi impegni internazionali. La pace infatti - ha sottolineato - riposa sulla fiducia e sul rispetto degli obblighi assunti, e non soltanto sull'equilibrio delle forze. In tale spirito, incoraggio le iniziative che perseguono un progressivo disarmo e la creazione di zone libere dalle armi nucleari, nella prospettiva della loro completa eliminazione dal pianeta'. 'Esorto infine - ha concluso Papa Benedetto - tutti i partecipanti alla riunione di New York a superare i condizionamenti della storia e a tessere pazientemente la trama politica ed economica della pace, per aiutare lo sviluppo umano integrale e le autentiche aspirazioni dei Popoli'.

4 maggio 2010 - Gli auguri del Papa al Rabbino Toaff

Benedetto XVI ha inviato ieri un suo messaggio autografo di auguri al Rabbino Emerito di Roma Elio Toaff, in occasione del suo 95° compleanno. Il Papa e Toaff si sono incontrati brevemente il 17 gennaio scorso in occasione della visita del Pontefice in Sinagoga. 'Penso - ha scritto Papa Benedetto - a come il Signore abbia rinfrancato l’anima Sua, guidandoLa per il giusto cammino, anche nella valle più scura, nell’ora della persecuzione e dello sterminio del popolo ebraico'. 'Il Signore nei suoi misteriosi disegni - ha aggiunto - ha voluto che Ella sperimentasse in maniera singolare la sua salvezza, divenendo un segno di speranza per la rinascita di molti Suoi fratelli.
Mi è specialmente caro ricordare il Suo impegno per la promozione di relazioni fraterne tra cattolici ed ebrei, e la sincera amicizia che La legò al mio venerato predecessore, il Papa Giovanni Paolo II'.

domenica 2 maggio 2010

2 maggio 2010 - Il Papa in ginocchio davanti alla Sindone

'So che anche a Torino non mancano difficoltà, problemi, preoccupazioni: penso, in particolare a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale; penso alle famiglie, ai giovani, alle persone anziane che spesso vivono la solitudine, agli emarginati, agli immigrati'. Lo ha detto il Papa stamane nel corso dell'omelia pronunciata durante la Messa in piazza San Carlo, a Torino dove si è recato in visita pastorale. 'Desidero incoraggiare - ha aggiunto Benedetto XVI - lo sforzo, spesso difficile, di chi è chiamato ad amministarre la cosa pubblica. La collaborazione per perseguire il bene comune e rendere la città sempre più umana e vivibile è un segno che il pensiero cristiano sull'uomo non è mai contro contro la sua libertà, ma in favore di una maggiore pienezza che solo in una 'civiltà dell'amorè trova la sua realizzazione'. Nel pomeriggio l'incontro con i giovani ai quali Papa Benedetto invitati a 'vivere' e non a 'vivacchiare'. Poi l'omaggio alla Sindone, il telo di lino che secondo la tradizione avvolse il corpo di Gesù crocifisso. 'Questo è per me - ha confessato il Pontefice - un momento molto atteso. In un'altra occasione mi sono trovato davanti alla sacra Sindone, ma questa volta vivo questo pellegrinaggio e questa sosta con particolare intensità: forse perchè il passare degli anni mi rende ancora più sensibile al messaggio di questa straordinaria Icona. Forse e direi soprattutto perchè sono qui come Successore di Pietro e porto nel cuore tutta la Chiesa, anzi tutta l'umanità. Ringrazio Dio per il dono di questo pellegrinaggio'. Prima del rientro in Vaticano la tappa al Cottolengo per incontrare i malati. 'Non sentitevi estranei al destino del mondo - ha detto il Pontefice agli ospiti della Piccola Casa - ma sentitevi tessere preziose di un bellissimo mosaico che Dio, come grande artista, va formando giorno per giorno anche attraverso il vostro contributo'.

sabato 1 maggio 2010

1 maggio 2010 - Legionari di Cristo: pugno di ferro del Papa

Benedetto XVI prosegue l'opera di pulizia all'interno della Chiesa e nei confronti del fondatore dei Legionari di Cristo, padre Marcial Maciel Degollado (morto nel 2008), usa il pugno di ferro. La Santa Sede oggi ha pubblicato un comunicato durissimo al termine della Visita Apostolica alla Congregazione dei Legionari di Cristo. 'La Visita Apostolica - si legge nel testo vaticano - ha potuto appurare che la condotta di P. Marcial Maciel Degollado ha causato serie conseguenze nella vita e nella struttura della Legione, tali da richiedere un cammino di profonda revisione'. 'I gravissimi e obiettivamente immorali comportamenti di P. Maciel, confermati da testimonianze incontrovertibili - aggiunge la nota - si configurano, talora, in veri delitti e manifestano una vita priva di scrupoli e di autentico sentimento religioso. Di tale vita era all’oscuro gran parte dei Legionari, soprattutto a motivo del sistema di relazioni costruito da P. Maciel, che abilmente aveva saputo crearsi alibi, ottenere fiducia, confidenza e silenzio dai circostanti e rafforzare il proprio ruolo di fondatore carismatico. Non di rado un lamentevole discredito e allontanamento di quanti dubitavano del suo retto comportamento, nonché l’errata convinzione di non voler nuocere al bene che la Legione stava compiendo, avevano creato attorno a lui un meccanismo di difesa che lo ha reso per molto tempo inattaccabile, rendendo di conseguenza assai difficile la conoscenza della sua vera vita'. La Visita Apostolica avrà come immediate conseguenze la 'la necessità di ridefinire il carisma della Congregazione dei Legionari di Cristo, preservando il nucleo vero, quello della militia Christi, che contraddistingue l’azione apostolica e missionaria della Chiesa e che non si identifica con l’efficientismo a qualsiasi costo e la necessità di rivedere l’esercizio dell’autorità, che deve essere congiunta alla verità, per rispettare la coscienza e svilupparsi alla luce del Vangelo come autentico servizio ecclesiale'. Benedetto XVI, infine, promette 'un confronto sincero con quanti, dentro e fuori la Legione, sono stati vittime degli abusi sessuali e del sistema di potere messo in atto dal fondatore'. Il 19 maggio 2006 il Papa, attraverso il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il cardinale Levada, sospese a divinis padre Maciel al termine di un'accurata indagine canonica durata oltre un anno.

30 aprile 2010 - Il Papa: 'L'economia promuova la dignità della persona'

'Piuttosto che una spirale di produzione e consumo, la vita economica dovrebbe più giustamente essere considerata come un esercizio di umana responsabilità, intrinsecamente orientata verso la promozione della dignità della persona, del conseguimento del bene comune e dello sviluppo integrale - politico, culturale e spirituale - degli individui, delle famiglie e delle società'. Benedetto XVI è tornato a parlare di economia, oggi, ricevendo in Vaticano i membri della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Citando l'enciclica Caritas in Veritate il Papa ha sottolineato come sia necessario 'riorganizzare questo cammino guardando a standard obiettivi e globali sulla base dei quali valutare le strutture, le istituzioni e le decisioni concrete che guidano e dirigono la vita economica'.