mercoledì 29 luglio 2009

29 luglio 2009 - Il Papa lascia Les Combes e arriva a Castel Gandolfo

Terminata la vacanza in Val d'Aosta, movimentata dalla frattura al polso destro e dalla conseguente operazione chirurgica, Benedetto XVI ha varcato questa sera il portone della Villa Pontificia di Castel Gandolfo dove si tratterrà fino alla fine di settembre. Da mercoledì per il Papa riprenderanno le tradizionali Udienze generali ed ogni domenica reciterà l'Angelus affacciandosi al balcone interno. E in questo periodo Castel Gandolfo, come di consueto ormai, ospiterà anche un altro Ratzinger - monsignor Georg, il fratello del Pontefice.

domenica 26 luglio 2009

26 luglio 2009 - Il Papa elogia i nonni

Prendendo spunto dalla ricorrenza liturgica dei Santi Gioacchino ed Anna, genitori della Madonna e nonni di Gesù, Benedetto XVI nel corso dell'Angelus è tornato ancora una volta su un tema che sente in maniera particolare: quello della emergenza educativa. E in questa occasione il Papa ha elogiato la figura dei nonni 'che nella famiglia sono i depositari e spesso i testimoni dei valori fondamentali della vita. Il compito educativo dei nonni - ha aggiunto il Pontefice - è sempre molto importante e ancora di più lo diventa quando, per diverse ragioni, i genitori non sono in grado di assicurare un’adeguata presenza accanto ai figli, nell’età della crescita'. Quello odierno è stato l'ultimo impegno pubblico in Valle d'Aosta per il Papa, che mercoledì rientrerà a Castel Gandolfo dove si tratterrà fino alla fine di settembre.

venerdì 24 luglio 2009

24 luglio 2009 - Il Papa: 'Dio è la bussola'

Accolto da migliaia di fedeli, Benedetto XVI ha presieduto questa sera la celebrazione dei Vespri nella Cattedrale di Aosta. 'Se Dio manca, si prescinde da Dio e Dio è assente manca la bussola, manca l'orientamento e la strada dove andare. Dobbiamo di nuovo portare Dio in questo nostro mondo, e farlo conoscere, e farlo presente' , ha detto il Papa nell'omelia pronunciata a braccio. Al termine della celebrazione Benedetto XVI ha salutato i fedeli e, ancora una volta, ha scherzato sull'infortunio che gli è occorso. 'Grazie per la simpatia e per l'affetto che mi dimostrate. Vi auguro buone vacanze come io sono in vacanza, ma senza incidenti per voi...' ha detto il Papa prima fare rientro allo chalet di Les Combes.

domenica 19 luglio 2009

19 luglio 2009- Il Papa ai disoccupati: 'Coraggio!'

Il polso destro fratturato, operato ed ingessato non ferma Benedetto XVI che stamane si è recato a Romano Canavese - paese natale del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone - per recitare l'Angelus. In buona forma e di ottimo umore, il Papa ha scherzato sulla sua disavventura. 'Sono un po' limitato nella mia agilità, ma il mio cuore è pieno di gioia', ha detto il Pontefice che poi si è rivolto a coloro i quali hanno perso il lavoro in questo periodo di crisi economica. 'So che qui, nella zona di Ivrea, molte famiglie sperimentano una situazione di difficoltà economiche a causa della carenza di occupazioni lavorative. Su questo problema sono intervenuto più volte ed ho voluto affrontarlo più approfonditamente nella recente enciclica Caritas in veritate. Cari amici - ha esortato il Papa - non scoraggiatevi. La Provvidenza aiuta sempre chi opera il bene e si impegna per la giustizia; aiuta quanti non pensano solo a sé, ma anche a chi sta peggio di loro'. Un pensiero Benedetto XVI lo ha rivolto poi ai giovani. 'La gioventù - ha osservato il Papa - è piena di risorse, ma va aiutata a vincere la tentazione di vie facili e illusorie, per trovare la strada della Vita vera e piena'. Al termine dell'Angelus il rientro a Les Combes, dove Benedetto XVI sta trascorrendo le vacanze.

venerdì 17 luglio 2009

17 luglio 2009 - Il Papa si frattura il polso destro

Disavventura per Benedetto XVI. Il Papa è scivolato nella sua stanza, la notte scorsa, nello chalet di Les Combes - dove sta trascorrendo un periodo di riposo. Stamane dopo aver celebrato la Messa e fatto colazione, Papa Benedetto ha deciso - visto il dolore persistente al polso destro - di recarsi al pronto soccorso. Diagnosi pressoche' immediata: frattura scomposta dell'articolazione e successiva operazione chirurgica. 20 minuti per ricomporre la frattura e un gesso che il 'paziente' Ratzinger dovrà tenere per i prossimi 30 giorni. Il medico personale del Papa, il professor Polisca, e il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, hanno categoricamente smentito che ad originare la caduta sia stato un malore o uno svenimento. Il quadro clinico emerso da un check-up completo è sostanzialmente buono, hanno confermato fonti mediche dell'ospedale di Aosta. Il Papa è rientrato nel tardo pomeriggio a Les Combes. Lasciando il nosocomio il Pontefice ha salutato la folla sorridendo piu' volte.

lunedì 13 luglio 2009

13 luglio 2009 - Il Papa in vacanza

Luglio, tempo di ferie. Anche per Benedetto XVI. Il Papa, infatti, ha raggiunto intorno all'ora di pranzo Les Combes - in Val d'Aosta, per trascorrere due settimane di riposo. La località montana ha già visto soggiornare Papa Ratzinger nel 2005 e nel 2006 e piu' volte ha ospitato anche Giovanni Paolo II. Imponenti, ma discrete, le misure di sicurezza. Il rientro a Castel Gandolfo è previsto per il prossimo 29 luglio. Nonostante la vacanza, tuttavia, Benedetto XVI ha osservato - rispondendo ai cronisti - come il G8 'sia andato molto bene'. Nel pomeriggio diffuso anche un messaggio papale per l'Iraq, dopo che ieri diversi attentati hanno distrutto o danneggiato alcune chiese. 'Prego - ha scritto il Pontefice al Cardinale Emmanuel III Delly - per una conversione del cuore degli autori della violenza e incoraggio le autorita' a fare tutto il possibile per promuovere una coesistenza giusta e pacifica di tutti i settori della popolazione irachena'.

domenica 12 luglio 2009

12 luglio 2009 - Il Papa: 'Troppe ingiustizie intollerabili'

'Ci sono nel mondo sperequazioni sociali ed ingiustizie strutturali non più tollerabili, che esigono, oltre a doverosi interventi immediati, una coordinata strategia per ricercare soluzioni globali durevoli'. Così Benedetto XVI ha esordito stamane durante l'Angelus, riferendosi al G8 appena concluso. Dopo la preghiera mariana, il Papa ha espresso preoccupazione per la situazione in Honduras - dove un colpo di stato ha destituito il presidente Zelaya. 'I responsabili della Nazione e tutti i suoi abitanti - l'auspicio del Pontefice - percorrano pazientemente la via del dialogo, della comprensione reciproca e della riconciliazione'. Infine l'arrivederci a Piazza San Pietro. Benedetto XVI infatti domani partirà per Les Combes per un periodo di riposo. Presentando gli auguri di buone vacanze, il Papa ha ricordato 'il dovere per tutti della prudenza nella guida e del rispetto delle norme del codice stradale'.

venerdì 10 luglio 2009

10 luglio 2009 - 40 minuti di faccia a faccia tra il Papa e Obama

40 minuti. Tanto è durato il primo faccia a faccia tra Benedetto XVI ed il presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Se con George W. Bush il Papa divergeva su diverse questioni di politica internazionale, la teoria dell'attacco preventivo su tutte, con Obama le diffrenze sono abissali - al contrario di Bush con il quale la sintonia era totale - sulla difesa della vita. E non è certamente un caso che - malgrado le calorose strette di mano e i sorrisi affabili - nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa Vaticana si legga che 'nel corso dei cordiali colloqui, ci si è soffermati innanzitutto su questioni che sono nell’interesse di tutti e costituiscono la grande sfida per il futuro di ogni Nazione e per il vero progresso dei popoli, quali la difesa e la promozione della vita ed il diritto all’obiezione di coscienza'. Sul tavolo anche i risultati del G8, definito 'produttivo' dal presidente americano e la questione mediorientale sulla quale - recita il comunicato della Santa Sede - 'si registrano convergenze'.

mercoledì 8 luglio 2009

8 luglio 2009 - Lefebvriani, il Papa frena

'Ecclesiae unitatem'. E' il titolo del Motu proprio emanato da Benedetto XVI e pubblicato questa mattina con cui ribadisce la posizione pontificia verso i tradizionalisti seguaci di Lefebvre e riordina la Pontificia Commissione Ecclesia Dei. E' necessario chiarire fondamentali questioni di dottrina prima e 'finché non verranno chiarite, la Fraternità Sacerdotale San Pio X non ha uno statuto canonico nella Chiesa'. Il Papa tuttavia difende la scelta operata lo scorso gennaio di rimettere la scomunica nei confronti dei 4 vescovi lefebvriani. Una decisione che intende 'liberare le persone dal peso di coscienza rappresentato dalla censura ecclesiastica più grave'. Nel motu proprio il Pontefice - a 21 anni dalla sua istituzione - ha deciso di riformare la Pontificia Commissione Ecclesia Dei, l'organismo vaticano destinato a curare i rapporti con la Fraternità San Pio X. Alla guida della Commissione va il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Cardinale americano William J. Levada che sostituisce il Cardinale colombiano Dario Castrillon Hoyos, Prefetto emerito della Congregazione per il Clero. 'Sarà compito del presidente - chiarisce il Papa - sottoporre i principali casi e le questioni di carattere dottrinale allo studio e al discernimento delle istanze ordinarie della Congregazione per la Dottrina della Fede, nonché sottometterne le risultanze alle superiori disposizioni del Sommo Pontefice'.

martedì 7 luglio 2009

7 luglio 2009 - CARITAS IN VERITATE


Sei capitoli per affrontare tutte le sfaccettature della globalizzazione. E' l'obiettivo della 'Caritas in Veritate', la terza enciclica di Benedetto XVI - la prima 'sociale' dai tempi della Centesimus Annus di Giovanni Paolo II. Secondo il Papa è necessario 'garantire a tutti l'accesso al lavoro, e anzi: a un lavoro decente. Bisogna rafforzare e rilanciare il ruolo dei sindacati, combattere la precarizzazione e - a meno che non comporti reali benefici per entrambi i Paesi coinvolti - la delocalizzazione dei posti di lavoro'. Cardine di tutta l'enciclica è l'etica. 'Lo sviluppo - scrive infatti il Pontefice - è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello al bene comune'. Benedetto XVI non nasconde le difficoltà attuali, tuttavia guarda la crisi economica con spirito positivo: 'La crisi ci obbliga a riprogettare il nostro cammino, a darci nuove regole e a trovare nuove forme di impegno, a puntare sulle esperienze positive e a rigettare quelle negative. La crisi diventa così occasione di discernimento e di nuova progettualità. In questa chiave, fiduciosa piuttosto che rassegnata, conviene affrontare le difficoltà del momento presente'. Preoccupato il Pontefice per la piaga della fame nel fondo, una piaga da estirpare: 'Eliminare la fame nel mondo è divenuto, nell’era della globalizzazione, anche un traguardo da perseguire per salvaguardare la pace e la stabilità del pianeta. La fame non dipende tanto da scarsità materiale, quanto piuttosto da scarsità di risorse sociali, la più importante delle quali è di natura istituzionale. Manca, cioè, un assetto di istituzioni economiche in grado sia di garantire un accesso al cibo e all’acqua regolare e adeguato dal punto di vista nutrizionale, sia di fronteggiare le necessità connesse con i bisogni primari e con le emergenze di vere e proprie crisi alimentari, provocate da cause naturali o dall’irresponsabilità politica nazionale e internazionale'. E non mancano riferimenti al fenomeno migratorio. 'Ogni migrante - rileva il Papa - è una persona umana che, in quanto tale, possiede diritti fondamentali inalienabili che vanno rispettati da tutti e in ogni situazione'. Una tirata d'orecchie - in realtà molto di piu' - viene riservata alle Nazioni Unite. 'Di fronte all'inarrestabile crescita dell'interdipendenza mondiale - osserva Papa Benedetto - è fortemente sentita, anche in presenza di una recessione altrettanto mondiale, l'urgenza della riforma sia dell'Organizzazione delle Nazioni Unite che dell'architettura economica e finanziaria internazionale, affinché si possa dare reale concretezza al concetto di famiglia di Nazioni'. L'enciclica poi non rinuncia a lanciare un nuovo appello in difesa della vita come fosse un contraltare di quella 'cultura di morte sempre più diffusa che apre scenari inquietanti per il futuro dell'umanità'. A presentare l'enciclica stamane in Vaticano il Cardinale Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ed il Cardinale Paul Josef Cordes, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Secondo il Card. Martino, Benedetto XVI ha affrontato la crisi 'non in senso tecnico, ma valutandola alla luce dei principi di riflessione e dei criteri di giudizio della Dottrina sociale della Chiesa ed all’interno di una visione più generale dell’economia, dei suoi fini e della responsabilità dei suoi attori'. Al Card. Cordes il compito di inquadrare l'enciclica all'interno dell'architettura della Dottrina sociale della Chiesa. 'La Chiesa ispira - ha ricordato il porporato tedesco - ma non fa politica. La Chiesa non è un partito politico, né un attore politicizzante'.

domenica 5 luglio 2009

5 luglio 2009 - Il Papa: 'Mai più tragedie come a Viareggio'


Nuovo, forte appello del Papa circa la sicurezza sui luoghi di lavoro. Prendendo spunto dalla tragedia di Viareggio, Benedetto XVI - nel corso dell'Angelus - ha assicurato una 'accorata preghiera a Dio per tutte le persone coinvolte nella tragedia' asupicando che 'simili incidenti non abbiano a ripetersi e sia garantita a tutti la sicurezza sul lavoro e nello svolgimento della vita quotidiana'. 'Voglia Dio - ha aggiunto il Pontefice - accogliere nella sua pace i defunti, concedere pronta guarigione ai feriti e infondere interiore conforto in quanti sono stati toccati nei loro affetti più cari'. Prima dell'Angelus - facendo riferimento alla Genesi - il Papa aveva anche condannato la violenza che caratterizza il mondo contemporaneo. 'Quando impareranno gli uomini che la vita è sacra e appartiene a Dio solo? Quando comprenderanno che siamo tutti fratelli?', è la domanda che si è posto Benedetto XVI.

sabato 4 luglio 2009

4 luglio 2009 - G8. Il Papa scrive a Berlusconi


Benedetto XVI scrive al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi - nella sua veste di presidente di turno del G8 - in occasione dell'imminente riunione degli 8 Grandi a L'Aquila. A pochi giorni dalla pubblicazione dell'enciclica sociale 'Caritas in Veritate', il Papa ricorda che si potrà uscire dalla crisi economica soltanto dando ai provvedimenti tecnici una 'valenza etica'. 'E' doveroso - scrive il Pontefice al capo del Governo italiano - riformare l'architettura finanziaria internazionale per assicurare il coordinamento efficace delle politiche nazionali, evitando la speculazione creditizia e garantendo un'ampia disponibilità internazionale di credito pubblico e privato al servizio della produzione e del lavoro, specialmente nei Paesi e nelle regioni più disagiati'. Il pensiero di Benedetto XVI si rivolge anche ai Paesi poveri. Ricordando i numerosi appelli di Giovanni Paolo II, il Papa chiede ai Grandi della Terra che ' l'aiuto allo sviluppo, soprattutto quello rivolto a valorizzare la risorsa umana, sia mantenuto e potenziato'. Benedetto XVI esprime anche l'auspicio che si risponda concretamente alla 'effettiva creazione di posti di lavoro per tutti'. Infine il plauso per la scelta de L'Aquila come sede del G8. 'Vorrei infine aggiungere - sottolinea il Papap - che è quanto mai significativa la scelta del Governo Italiano di ospitare il G8 nella città de L’Aquila, scelta approvata e condivisa dagli altri Stati membri ed invitati. Siamo stati tutti testimoni della generosa solidarietà del Popolo italiano e di altre Nazioni, di Organismi nazionali ed internazionali verso le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Questa mobilitazione solidale potrebbe costituire un invito per i membri del G8 e per i Governi e i Popoli del mondo ad affrontare uniti le attuali sfide che pongono improrogabilmente l’umanità di fronte a scelte decisive per il destino stesso dell’uomo, intimamente connesso con quello del creato'.

mercoledì 1 luglio 2009

1 luglio 2009 - Usura e racket, l'anatema del Papa


Duro monito del Papa stamane al termine della consueta Udienza generale del mercoledì. Benedetto XVI ha puntato il dito contro racket, usura ed estorsione 'fenomeni devastanti che costituiscono una umiliante schiavitù'. Il Pontefice - salutando la Consulta Nazionale Antiusura - ha invitato lo Stato a fornire 'un adeguato aiuto e sostegno alle famiglie disagiate e in difficoltà, che trovano il coraggio di denunciare coloro che approfittano della loro spesso tragica condizione'. E rivolto ai membri dell’Associazione interparlamentare "Cultori dell’etica" il Papa ha ricordato 'l’importanza dei valori etici e morali nella politica'.

1 luglio 2009 - Il 7 luglio la presentazione della 'Caritas in Veritate'

La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che l'Enciclica 'Caritas in Veritate' di Benedetto XVI sarà presentata ufficialmente il 7 luglio alle ore 11.30. Il testo sarà illustrato dal Cardinale Renato Raffaele Martino, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e dal Cardinale Paul Josef Cordes, Presidente del Pontificio Consiglio "Cor Unum".