venerdì 30 settembre 2011

22 settembre 2011 - Il Papa in Germania: 'Chi crede ha un futuro'

‘Alcuni guardano la Chiesa fermandosi al suo aspetto esteriore. Allora la Chiesa appare solo come una delle tante organizzazioni in una società democratica, secondo le cui norme e leggi, poi, deve essere giudicata e trattata anche una figura così difficile da comprendere come la Chiesa. Se poi si aggiunge ancora l'esperienza dolorosa che nella Chiesa ci sono pesci buoni e cattivi, grano e zizzania, e se lo sguardo resta fisso sulle cose negative, allora non si schiude più il mistero grande e bello della Chiesa’. Lo ha detto il Papa nell’omelia pronunciata nel corso della messa all’Olympiastadion di Berlino. Guardando alla Chiesa solo dal punto di vista esteriore dunque – ha spiegato Benedetto XVI – ‘insoddisfazione e malcontento vanno diffondendosi, se non si vedono realizzate le proprie idee superficiali ed erronee di Chiesa e i propri sogni di Chiesa’. Al contrario – ha aggiunto il Pontefice – ‘rimanere in Cristo significa rimanere anche nella Chiesa. L’intera comunità dei credenti è saldamente compaginata in Cristo, la vite. In Cristo, tutti noi siamo uniti insieme. In questa comunità Egli ci sostiene e, allo stesso tempo, tutti i membri si sostengono a vicenda. Insieme resistiamo alle tempeste e offriamo protezione gli uni agli altri. Noi non crediamo da soli, crediamo con tutta la Chiesa di ogni luogo e di ogni tempo, con la Chiesa che è in Cielo e sulla terra’. Solo con la Chiesa ed in essa – ha concluso Papa Ratzinger – ‘possiamo annunciare a tutti gli uomini che Cristo è la fonte della vita, che Egli è presente, che Egli è la grande realtà che cerchiamo e a cui aneliamo. Egli dona se stesso e così ci dona Dio, la felicità, l’amore. Chi crede in Cristo, ha un futuro. Perché Dio non vuole ciò che è arido, morto, artificiale, che alla fine è gettato via, ma vuole ciò che è fecondo e vivo, la vita in abbondanza, e Lui ci dà la vita in abbondanza’.

22 settembre 2011 - Il Papa in Germania: 'Chiesa vicina agli Ebrei'

Prima di lasciare il Bundestag Benedetto XVI ha incontrato i rappresentanti della Comunità Ebraica di Berlino. ‘Il regime di terrore del nazionalsocialismo – ha ricordato il Papa - si fondava su un mito razzista, di cui faceva parte il rifiuto del Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, del Dio di Gesù Cristo e delle persone credenti in Lui. L’onnipotente Adolf Hitler, era questo un idolo pagano, che voleva porsi come sostituto del Dio biblico, Creatore e Padre di tutti gli uomini. Con il rifiuto del rispetto per questo Dio unico si perde sempre anche il rispetto per la dignità dell’uomo. Di che cosa sia capace l’uomo che rifiuta Dio e quale volto possa assumere un popolo nel no a tale Dio, l’hanno rivelato le orribili immagini provenienti dai campi di concentramento alla fine della guerra’. Il Pontefice ha anche espresso gratitudine per il ‘dialogo tra la Chiesa cattolica e l’Ebraismo, un dialogo che si sta approfondendo’. ‘La Chiesa – ha concluso - sente una grande vicinanza al Popolo ebraico’.

giovedì 29 settembre 2011

22 settembre 2011 - Il Papa in Germania: 'Il politico combatta l'ingiustizia'

Storica visita di Benedetto XVI, Papa tedesco, al Bundestag. Qui il Pontefice ha ricordato l’esperienza del nazismo, periodo nel quale i tedeschi hanno ‘sperimentato il separarsi del potere dal diritto, il porsi del potere contro il diritto, il suo calpestare il diritto, così che lo Stato era diventato lo strumento per la distruzione del diritto – era diventato una banda di briganti molto ben organizzata, che poteva minacciare il mondo intero e spingerlo sull’orlo del precipizio. Servire il diritto e combattere il dominio dell’ingiustizia è e rimane il compito fondamentale del politico’. ‘I combattenti della resistenza – ha aggiunto il Papa - hanno agito contro il regime nazista e contro altri regimi totalitari, rendendo così un servizio al diritto e all’intera umanità’. Dal Pontefice anche un pensiero al movimento ecologista la cui comparsa ‘è stata e rimane un grido che anela all'aria fresca, un grido che non si può ignorare né accantonare’.

22 settembre 2011 - Il Papa in Germania: 'Verso la religione c'è indifferenza'

Primo impegno ufficiale in terra tedesca per il Papa è la cerimonia di benvenuto al Castello di Bellevue, a Berlino, dove ha incontrato il Presidente Federale Wulff. ‘Nei confronti della religione – ha osservato Benedetto XVI - vediamo una crescente indifferenza nella società che, nelle sue decisioni, ritiene la questione della verità piuttosto come un ostacolo, e dà invece la priorità alle considerazioni utilitaristiche’. E’ necessaria tuttavia – ha aggiunto il Pontefice – ‘una base vincolante per la nostra convivenza, altrimenti ognuno vive solo seguendo il proprio individualismo. La religione è uno di questi fondamenti per una convivenza riuscita’. Secondo Papa Ratzinger, infine, ‘la libertà ha bisogno di un legame originario ad un’istanza superiore. Il fatto che ci sono valori che non sono assolutamente manipolabili, è la vera garanzia della nostra libertà’.

22 settembre 2011 - Pedofilia, il Papa: 'Capisco chi lascia la Chiesa'

‘Io posso capire che, alla luce di tali informazioni, soprattutto se si tratta di persone vicine, uno dice: Questa non è più la mia Chiesa. La Chiesa era per me forza di umanizzazione e di moralizzazione. Se rappresentanti della Chiesa fanno il contrario, non posso più vivere con questa Chiesa’. E’ l’amara constatazione del Papa riferendosi allo scandalo della pedofilia, nel corso dell’incontro con i giornalisti a bordo del volo che lo sta portando in Germania, meta del suo 21/mo Viaggio Apostolico internazionale. In merito alle annunciate contestazioni contro la sua visita, Benedetto XVI ha commentato che ‘è una cosa normale che in una società libera e in un tempo secolarizzato ci siano opposizioni contro una visita del Papa. E’ anche giusto che si esprima - rispetto tutti quanti – che esprimano questa loro contrarietà: fa parte della nostra libertà e dobbiamo prendere atto che il secolarismo e anche l’opposizione proprio al cattolicesimo nelle nostre società è forte. E quando si manifestano queste opposizioni in modo civile, non c’è nulla da dire contro. Dall’altra parte è anche vero che c’è tanta aspettativa e tanto amore per il Papa’.

martedì 27 settembre 2011

21 settembre 2011 - Mons. Versaldi agli Affari Economici della Santa Sede

Benedetto XVI ha proceduto alla nomina del nuovo Presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede. Accogliendo le dimissioni, per raggiunti limiti di età, presentate dal Cardinale Velasio De Paolis, il Papa ha chiamato come successore del porporato Mons. Giuseppe Versaldi, fino ad oggi Vescovo di Alessandria.

18 settembre 2011 - Il Papa: 'Dio torni nel nostro orizzonte'

A pochi giorni dal suo Viaggio Apostolico in Germania Benedetto XVI ha registrato un videomessaggio per la televisione ARD in cui ha voluto precisare che questa visita ‘non è turismo religioso, e meno ancora uno show. Di che cosa si tratta, lo dice il motto di questi giorni: Dove c’è Dio, là c’è futuro. Dovrebbe trattarsi del fatto che Dio torni nel nostro orizzonte, questo Dio così spesso totalmente assente, del quale però abbiamo tanto bisogno’. Il Papa ha poi spiegato che non potendo toccare Dio con mano è necessario ‘sviluppare la capacità di percezione di Dio, capacità che esiste in noi. Possiamo intuire qualcosa della grandezza di Dio nella grandezza del cosmo. Possiamo utilizzare il mondo attraverso la tecnica, perché esso è costruito in maniera razionale. Nella grande razionalità del mondo possiamo intuire lo spirito creatore dal quale esso proviene, e nella bellezza della creazione possiamo intuire qualcosa della bellezza, della grandezza e anche della bontà di Dio’.

11 settembre 2011 - Il Papa: 'L'indissolubilità del matrimonio è un dono'

Prima di lasciare Ancona Benedetto XVI ha voluto intrattenersi con i giovani fidanzati in Piazza del Plebiscito. 'La difficoltà di trovare un lavoro stabile - ha osservato il Papa - stende un velo di incertezza sull’avvenire. Questa condizione contribuisce a rimandare l’assunzione di decisioni definitive, e incide in modo negativo sulla crescita della società, che non riesce a valorizzare appieno la ricchezza di energie, di competenze e di creatività della vostra generazione'. Di fronte ad una situazione simile - ha proseguito il Pontefice - c'è la tentazione di 'muoversi in maniera individuale e autonoma, spesso nel solo perimetro del presente. La frammentazione del tessuto comunitario si riflette in un relativismo che intacca i valori essenziali; la consonanza di sensazioni, di stati d’animo e di emozioni sembra più importante della condivisione di un progetto di vita. Anche le scelte di fondo allora diventano fragili, esposte ad una perenne revocabilità, che spesso viene ritenuta espressione di libertà, mentre ne segnala piuttosto la carenza'. Papa Benedetto ha poi ricordato ai fidanzati di dire no alla banalizzazione della sessualità invitandoli a non avere paura. 'Non perdete mai la speranza - è stata l'esortazione del Papa - abbiate coraggio, anche nelle difficoltà, rimanendo saldi nella fede. Siate certi che, in ogni circostanza, siete amati e custoditi dall’amore di Dio, che è la nostra forza. Dio è buono'. Il matrimonio - ha concluso Benedetto XVI - è la scelta della 'indissolubilità'. Questa 'prima che una condizione, è un dono che va desiderato, chiesto e vissuto, oltre ogni mutevole situazione umana. E non pensate, secondo una mentalità diffusa, che la convivenza sia garanzia per il futuro. Bruciare le tappe finisce per bruciare l’amore, che invece ha bisogno di rispettare i tempi e la gradualità nelle espressioni.

11 settembre 2011 - Il Papa: 'Senza Dio pietre al posto del pane!'

Giunto ad Ancona per la conclusione del del 25.mo Congresso Eucaristico Nazionale, Benedetto XVI ha presieduto la messa al Cantiere Navale della città marchigiana. Qui il Papa ha usato parole nette per condannare le ideologie del passato, ed in un certo senso anche quelle dell'oggi. 'Dopo aver messo da parte Dio, o averlo tollerato come una scelta privata che non deve interferire con la vita pubblica - ha osservato il Pontefice - certe ideologie hanno puntato a organizzare la società con la forza del potere e dell’economia. La storia ci dimostra, drammaticamente, come l’obiettivo di assicurare a tutti sviluppo, benessere materiale e pace prescindendo da Dio e dalla sua rivelazione si sia risolto in un dare agli uomini pietre al posto del pane'. E' necessario dunque secondo Papa Ratzinger 'recuperare e riaffermare il primato di Dio' ripartendo 'dall’Eucaristia: qui Dio si fa così vicino da farsi nostro cibo, qui Egli si fa forza nel cammino spesso difficile, qui si fa presenza amica che trasforma'. L'Eucarestia - ha aggiunto Benedetto XVI - 'ci strappa dal nostro individualismo; ci unisce intimamente ai fratelli in quel mistero di comunione che è la Chiesa. Una spiritualità eucaristica è vero antidoto all’individualismo e all’egoismo che spesso caratterizzano la vita quotidiana, porta alla riscoperta della gratuità, della centralità delle relazioni, a partire dalla famiglia, con particolare attenzione a lenire le ferite di quelle disgregate'. Secondo il Papa, infine, 'una spiritualità eucaristica è via per restituire dignità ai giorni dell’uomo e quindi al suo lavoro, nella ricerca della sua conciliazione con i tempi della festa e della famiglia e nell’impegno a superare l’incertezza del precariato e il problema della disoccupazione. Una spiritualità eucaristica ci aiuterà anche ad accostare le diverse forme di fragilità umana consapevoli che esse non offuscano il valore della persona, ma richiedono prossimità, accoglienza e aiuto'.

lunedì 26 settembre 2011

10 settembre 2011 - Il Papa ricorda l'11/9

In occasione del decimo anniversario degli attentati terroristici dell’11 settembre, Benedetto XVI ha inviato un messaggio all’Arcivescovo di New York Mons. Timothy Dolan. ‘La tragedia di quel giorno – ha scritto il Papa - è resa ancor più grave dalla rivendicazione dei suoi autori di agire in nome di Dio. Ancora una volta, bisogna affermare senza equivoci che nessuna circostanza può mai giustificare atti di terrorismo. Ogni vita umana è preziosa allo sguardo di Dio e non bisognerebbe lesinare alcuno sforzo nel tentativo di promuovere nel mondo un rispetto autentico per i diritti inalienabili e la dignità degli individui e dei popoli ovunque’. ‘Prego con fervore – ha concluso il Pontefice - affinché un fermo impegno per la giustizia e per una cultura globale di solidarietà aiuti a liberare il mondo dal rancore che così spesso scatena atti di violenza e crei le condizioni per una pace e una prosperità maggiori, offrendo un futuro più luminoso e più sicuro’.

9 settembre 2011 - Il Papa torna ad attaccare il relativismo

Ricevendo il nuovo Ambasciatore di Gran Bretagna presso la Santa Sede, Benedetto XVI ha potuto ricordare che ‘quando le politiche non presumono né promuovono valori oggettivi, il conseguente relativismo morale, invece di condurre a una società libera, equa, giusta e compassionevole, tende a produrre frustrazione, disperazione, egoismo e disprezzo per la vita e per la libertà degli altri’. Secondo il Papa dunque ‘chi prende le decisioni politiche fa bene a cercare urgentemente nuove modalità per sostenere l’eccellenza nell’educazione, per promuovere opportunità sociali e mobilità economica, per studiare modi per favorire l’occupazione di lungo periodo e diffondere ricchezza in maniera molto più equa e ampia nella società. Inoltre, la promozione attiva dei valori essenziali di una società sana, attraverso la difesa della vita e della famiglia, la sana educazione morale dei giovani e una fraterna sollecitudine per i poveri e i deboli, contribuirà di certo a ricreare un senso positivo del proprio dovere, nella carità, verso gli amici e verso gli estranei nella comunità locale’. Dal Pontefice anche l’invito alla promozione di uno ‘sviluppo sostenibile delle popolazioni più povere del mondo attraverso un’assistenza ben mirata’. Ciò – ha spiegato Papa Ratzinger - ‘resta un obiettivo valido poiché le popolazioni dei Paesi in via di sviluppo sono nostri fratelli e sorelle, di pari dignità e valore e meritevoli del nostro rispetto in ogni modo, e tale assistenza dovrebbe sempre mirare a migliorare le loro esistenze e le loro prospettive economiche’.

3 settembre 2011 - Mons. Bertello va al Governatorato

Cambio della Guardia al Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. Il Papa ha accettato infatti le dimissioni del Cardinale Giovanni Lajolo, per raggiunti limiti di età, dall’incarico di Presidente del suddetto organismo e della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano. Benedetto XVI ha chiamato a succedergli – a partire dal 1 ottobre – Mons. Giuseppe Bertello, fino ad oggi Nunzio Apostolico in Italia e nella Repubblica di San Marino.

31 agosto 2011 - Il Papa: 'L'arte è un mezzo per pregare'

‘L’arte è capace di esprimere e rendere visibile il bisogno dell’uomo di andare oltre ciò che si vede, manifesta la sete e la ricerca dell’infinito. Anzi, è come una porta aperta verso l’infinito, verso una bellezza e una verità che vanno al di là del quotidiano. E un’opera d’arte può aprire gli occhi della mente e del cuore, sospingendoci verso l’alto’. Lo ha detto Benedetto XVI nel corso dell’Udienza Generale dedicata all’arte come strumento di preghiera. Il Papa ha auspicato che ‘la visita ai luoghi d’arte, non sia solo occasione di arricchimento culturale - anche questo - ma soprattutto possa diventare un momento di grazia, di stimolo per rafforzare il nostro legame e il nostro dialogo con il Signore, per fermarsi a contemplare - nel passaggio dalla semplice realtà esteriore alla realtà più profonda che esprime - il raggio di bellezza che ci colpisce, che quasi ci "ferisce" nell’intimo e ci invita a salire verso Dio’.

domenica 25 settembre 2011

24 agosto 2011 - Il Papa: 'GMG stupenda manifestazione di fede'

‘L’incontro di Madrid è stato una stupenda manifestazione di fede per la Spagna e per il mondo prima di tutti. Per la moltitudine di giovani, provenienti da ogni angolo della terra, è stata un’occasione speciale per riflettere, dialogare, scambiarsi positive esperienze e, soprattutto, pregare insieme e rinnovare l’impegno di radicare la propria vita in Cristo, Amico fedele’. Lo ha detto il Papa nel corso dell’Udienza Generale, nella quale ha ripercorso il Viaggio Apostolico in Spagna per la Giornata Mondiale della Gioventù. Benedetto XVI ha poi espresso la certezza che i giovani ‘che sono tornati alle loro case e ritornano con il fermo proposito di essere lievito nella massa, portando la speranza che nasce dalla fede. Da parte mia continuo ad accompagnarli con la preghiera, affinché rimangano fedeli agli impegni assunti’.

21 agosto 2011 - GMG. Il Papa ringrazia i giovani

A conclusione del Viaggio Apostolico in Spagna in occasione della GMG Benedetto XVI si è congedato all’aeroporto internazionale "Barajas" di Madrid. Qui il Papa ha ricordato che ‘la Spagna è una grande Nazione che, in una convivenza sanamente aperta, pluralistica e rispettosa, sa e può progredire senza rinunciare alla sua anima profondamente religiosa e cattolica. Lo ha manifestato ancora una volta in questi giorni, dispiegando la sua capacità tecnica e umana in una impresa così rilevante e ricca di futuro come è quella di favorire che la gioventù affondi le sue radici in Gesù Cristo, il Salvatore’. Il Pontefice ha poi ringraziato i giovani ‘per la loro partecipazione gioiosa, entusiasta ed intensa. A loro dico: grazie e complimenti per la testimonianza che avete dato a Madrid e nelle altre città spagnole dove siete stati. Vi invito adesso a diffondere in ogni angolo del mondo la gioiosa e profonda esperienza di fede vissuta in questo nobile Paese’. La GMG – ha concluso il Papa – è stata la prova di ‘come la grazia di Cristo faccia crollare i muri ed elimini le frontiere che il peccato innalza tra i popoli e le generazioni, per fare di tutti gli uomini una sola famiglia che si riconosce unita nell’unico Padre comune’.

21 agosto 2011 - GMG. Il Papa ai giovani: 'Non si può seguire Cristo senza la Chiesa'

‘La fede non è frutto dello sforzo umano, della sua ragione, bensì è un dono di Dio, la fede deve consolidarsi e crescere, farsi più profonda e matura, nella misura in cui si intensifica e rafforza la relazione con Gesù, la intimità con Lui’. Lo ha detto il Papa presiedendo la messa all’aeroporto "Cuatro Vientos" di Madrid per la conclusione della XXVI Giornata Mondiale della Gioventù davanti a migliaia di ragazzi ai quali ha voluto ribadire che ‘non è possibile separare Cristo dalla Chiesa, come non si può separare la testa dal corpo. La Chiesa non vive di se stessa, bensì del Signore. Egli è presente in mezzo ad essa, e le dà vita, alimento e forza’. ‘Seguire Gesù nella fede – ha aggiunto il Pontefice - è camminare con Lui nella comunione della Chiesa. Non si può seguire Gesù da soli. Chi cede alla tentazione di andare per conto suo o di vivere la fede secondo la mentalità individualista, che predomina nella società, corre il rischio di non incontrare mai Gesù Cristo, o di finire seguendo un’immagine falsa di Lui’. Rivolgendosi ancora ai giovani Benedetto XVI ha osservato che la presenza di tanti ragazzi alla GMG è una ‘meravigliosa prova della fecondità del mandato di Cristo alla Chiesa: Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura’. Al termine della messa il Papa ha annunciato che la prossima GMG si svolgerà nel 2013 a Rio de Janeiro.

sabato 24 settembre 2011

20 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Giovani, non abbiate paura del futuro!'

Tra i momenti clou di ogni GMG Benedetto XVI ha partecipato alla veglia di preghiera con i giovani della GMG all’aeroporto "Cuatro Vientos" di Madrid, interrotta da un violento nubifragio. Alle migliaia di ragazzi che lo ascoltavano il Papa ha ribadito che ‘non siamo frutto del caso o dell’irrazionalità, ma all’origine della nostra esistenza c’è un progetto d’amore di Dio. Rimanere nel suo amore significa quindi vivere radicati nella fede, perché la fede non è la semplice accettazione di alcune verità astratte, bensì una relazione intima con Cristo che ci porta ad aprire il nostro cuore a questo mistero di amore e a vivere come persone che si riconoscono amate da Dio’. I giovani – ha aggiunto il Pontefice – non devono vedere nella fede qualcosa che si oppone agli ideali più alti, anzi ‘oggi, in cui la cultura relativista dominante rinuncia alla ricerca della verità e disprezza la ricerca della verità, che è l’aspirazione più alta dello spirito umano, dobbiamo proporre con coraggio e umiltà il valore universale di Cristo, come salvatore di tutti gli uomini e fonte di speranza per la nostra vita’. Poi un appello: ‘Cari amici, che nessuna avversità vi paralizzi! Non abbiate paura del mondo, né del futuro, né della vostra debolezza’. E ai ragazzi intenzionati a sposarsi il Papa ha ricordato che il matrimonio ‘è un orizzonte luminoso ed esigente al tempo stesso. Un progetto di amore vero che si rinnova e si approfondisce ogni giorno condividendo gioie e difficoltà, e che si caratterizza per un dono della totalità della persona. Per questo, riconoscere la bellezza e la bontà del matrimonio, significa essere coscienti che solo un contesto di fedeltà e indissolubilità, come pure di apertura al dono divino della vita, è quello adeguato alla grandezza e dignità dell’amore matrimoniale’.

20 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Una società che non accetta i sofferenti è disumana'

Visitando la Fondazione "Instituto San José" di Madrid che si occupa di giovani diversamente abili, il Papa ha ricordato citando l’Enciclica Spe Salvi che ‘una società che non riesce ad accettare i sofferenti e non è capace di contribuire mediante la com-passione a far sì che la sofferenza venga condivisa e portata anche interiormente, è una società crudele e disumana’. Riferendosi a coloro che aiutano i ragazzi meno fortunati Benedetto XVI ha spiegato che la loro ‘vita e dedizione proclamano la grandezza alla quale è chiamato l’uomo: avere compassione e accompagnare per amore chi soffre, come ha fatto Dio’. ‘La nostra società, nella quale troppo spesso si pone in dubbio la dignità inestimabile della vita, di ogni vita – ha concluso Papa Benedetto - necessita di voi: voi contribuite decisamente a edificare la civiltà dell’amore. Ancora di più, siete protagonisti di questa civilizzazione. E come figli della Chiesa offrite al Signore le vostre vite, con le sue pene e le sue gioie, collaborando con Lui ed entrando così a far parte in qualche modo del tesoro di compassione di cui il genere umano ha bisogno’.

20 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Il sacerdozio è una sfida'

‘Ogni epoca ha i suoi problemi, ma Dio offre in ogni tempo la grazia opportuna per farsene carico e superarli con amore e realismo. Per questo, in ogni circostanza in cui si trovi, e per quanto dura essa sia, il sacerdote deve portare frutto in ogni ambito di opere buone, custodendo, a tale scopo, sempre vive nel proprio cuore le parole del giorno dell’ordinazione, quelle con le quali lo si esortava a configurare la propria vita al mistero della croce del Signore’. Lo ha detto il Papa nell’omelia pronunciata in occasione della messa con i seminaristi nella Cattedrale di Santa María La Real de la Almudena di Madrid. Il sacerdozio – ha spiegato Benedetto XVI – è una sfida che va affrontata ‘senza complessi, né mediocrità, anzi come un modo significativo di realizzare la vita umana nella gratuità e nel servizio, quali testimoni di Dio fatto uomo, messaggeri dell’altissima dignità della persona umana e, di conseguenza, suoi incondizionati difensori’. ‘Sostenuti dal suo amore – ha concluso il Pontefice - non lasciatevi intimorire da un ambiente nel quale si pretende di escludere Dio e nel quale il potere, il possedere o il piacere sono spesso i principali criteri sui quali si regge l’esistenza. Può darsi che vi disprezzino, come si suole fare verso coloro che richiamano mete più alte o smascherano gli idoli dinanzi ai quali oggi molti si prostrano’.

19 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'La croce è stata un atto d'amore'

‘La passione di Cristo ci sospinge a caricare sulle nostre spalle la sofferenza del mondo, con la certezza che Dio non è qualcuno di distante o lontano dall’uomo e dalle sue vicissitudini. Al contrario, egli si fece uno di noi per poter com-patire con l'uomo, in modo molto reale, in carne e sangue... Da lì in ogni sofferenza umana è entrato uno che condivide la sofferenza e la sopportazione; da lì si diffonde in ogni sofferenza la con-solatio, la consolazione dell'amore partecipe di Dio e così sorge la stella della speranza’. Lo ha detto il Papa presiedendo la Via Crucis con i giovani nella Plaza de Cibeles, a Madrid. ‘La croce – ha sostenuto Benedetto XVI - non fu l’esito di un insuccesso, bensì il modo di manifestare l’offerta di amore che giunge sino alla donazione più smisurata della propria vita’. Nella croce – ha concluso Papa Ratzinger – ‘riconosciamo l’icona dell’amore supremo, dove impariamo ad amare ciò che Dio ama e come Egli lo fa: questa è la Buona Novella che ridona la speranza al mondo’.

19 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Trasmettere la verità'

Nella Basilica di San Lorenzo di El Escorial Benedetto XVI ha avuto modo di incontrare i giovani docenti delle università spagnole. ‘Quando la sola utilità e il pragmatismo immediato si ergono a criterio principale – ha ammonito il Papa - le perdite possono essere drammatiche: dagli abusi di una scienza senza limiti, ben oltre se stessa, fino al totalitarismo politico che si ravviva facilmente quando si elimina qualsiasi riferimento superiore al semplice calcolo di potere. Al contrario, l’idea genuina di università è precisamente quello che ci preserva da tale visione riduzionista e distorta dell’umano’. Il Pontefice ha poi sottolineato che ‘la gioventù è tempo privilegiato per la ricerca e l’incontro con la verità. Come già disse Platone: «Cerca la verità mentre sei giovane, perché se non lo farai, poi ti scapperà dalle mani». Questa alta aspirazione è la più preziosa che potete trasmettere in modo personale e vitale ai vostri studenti, e non semplicemente alcune tecniche strumentali ed anonime, o alcuni freddi dati, usati solo in modo funzionale’.

19 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Negando la fede si nega la propria identità'

Giunto al Complesso monumentale di El Escorial Benedetto XVI ha incontrato le giovani religiose alle quali ha ricordato che ‘l’incontro personale con Cristo deve esser testimoniato con tutta la forza trasformante nelle vostre vite; e possiede oggi una speciale rilevanza, quando si constata una sorta di «eclissi di Dio», una certa amnesia, se non un vero rifiuto del Cristianesimo e una negazione del tesoro della fede ricevuta, col rischio di perdere la propria identità profonda. Davanti al relativismo e alla mediocrità, sorge il bisogno di questa radicalità, che testimonia la consacrazione come un appartenere a Dio, sommamente amato’. ‘Dalla vita contemplativa fino ai diversi cammini della vita apostolica, nei solchi della quale germina il seme evangelico nell’educazione dei bambini e dei giovani, nella cura degli infermi e degli anziani, nell’accompagnamento delle famiglie, nell’impegno a favore della vita, nella testimonianza alla verità, nell’annuncio della pace e della carità, nell’impegno missionario e nella nuova evangelizzazione, e in tanti altri campi dell’apostolato ecclesiale’ – ha spiegato il Papa – si esprime ‘la radicalità evangelica’.

18 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Giovani, cercate la verità!'

Partecipando alla festa di accoglienza alla Plaza de Independencia di Madrid il Papa ha invitato i giovani a cercare ‘soprattutto la verità, che non è un’idea, un’ideologia o uno slogan, ma una Persona, il Cristo, Dio stesso venuto tra gli uomini!’. La Sua Parola – ha aggiunto Benedetto XVI ‘penetri e possa creare radici nei vostri cuori, e su di essa edificate la vostra vita. Saldi nella fede, sarete un anello della grande catena dei fedeli. Non si può credere senza essere aiutati dalla fede degli altri, e con la mia fede contribuisco anche ad aiutare gli altri nella fede. La Chiesa ha bisogno di voi e voi avete bisogno della Chiesa’.

venerdì 23 settembre 2011

18 agosto 2011 - GMG. Il Papa: 'Giovani, non vergognatevi di Dio'

Atterrato a Madrid per presiedere la Giornata Mondiale della Gioventù, Benedetto XVI è stato accolto da Re Juan Carlos e dalla Regina Sofia. 'Sono qui - ha esordito il Papa - per incontrarmi con migliaia di giovani di tutto il mondo, cattolici, interessati a Cristo o in cerca della verità che dà un senso genuino alla propria esistenza. Giungo come Successore di Pietro per confermare tutti nella fede, vivendo alcuni giorni di intensa attività pastorale per annunciare che Gesù Cristo è la Via, la Verità e la Vita; per dare impulso all’impegno di costruire il Regno di Dio nel mondo, tra noi; per esortare i giovani a incontrarsi personalmente con Cristo Amico e così, radicati nella sua Persona, convertirsi in suoi fedeli discepoli e coraggiosi testimoni'. Il Pontefice ha poi spiegato il significato della GMG che vuole portare 'un messaggio di speranza, come una brezza di aria pura e giovanile, con soffio rinnovatore che ci riempie di fiducia di fronte al domani della Chiesa e del mondo'. Concludendo il suo discorso Papa Benedetto si è rivolto direttamente ai giovani. 'Niente e nessuno - ha detto - vi tolga la pace; non vergognatevi del Signore. Egli non ha avuto riserve nel farsi uno come noi e sperimentare le nostre angustie per portarle a Dio, e così ci ha salvato'.

18 agosto 2011 - Il Papa: 'GMG sono una cascata di luce'

A bordo del volo che lo ha portato a Madrid per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù, Benedetto XVI ha voluto come da tradizione incontrare i giornalisti. 'Direi che queste GMG - ha osservato il Papa - sono un segnale, una cascata di luce; danno visibilità alla fede, visibilità alla presenza di Dio nel mondo e creano così il coraggio di essere credenti. Spesso i credenti si sentono isolati in questo mondo, quasi perduti. Qui, vedono che non sono soli, che c’è una grande rete di fede, una grande comunità di credenti nel mondo, che è bello vivere in questa amicizia universale'. Il Pontefice ha poi parlato della crisi economica. 'La dimensione etica - ha ricordato - non è una cosa esteriore ai problemi economici, ma una dimensione interiore e fondamentale. L’economia non funziona solo con un’autoregolamentazione di mercato, ma ha bisogno di una ragione etica per funzionare per l’uomo'.

15 agosto 2011 - Il Papa: 'Assunzione è festa di speranza'

L'Assunzione di Maria 'è un mistero di speranza e di gioia per tutti noi: in Maria vediamo la meta verso cui camminano tutti coloro che sanno legare la propria vita a quella di Gesù, che lo sanno seguire come ha fatto Maria'. Lo ha ricordato il Papa nel corso dell'Angelus recitato per l'appunto in occasione della Solennità dell'Assunzione. 'Questa festa - ha spiegato Benedetto XVI - parla del nostro futuro, ci dice che anche noi saremo accanto a Gesù nella gioia di Dio e ci invita ad avere coraggio, a credere che la potenza della Risurrezione di Cristo può operare anche in noi e renderci uomini e donne che ogni giorno cercano di vivere da risorti, portando nell’oscurità del male che c’è nel mondo, la luce del bene'.

7 agosto 2011 - Il Papa: 'Le armi non risolvono i problemi'

'Seguo con viva preoccupazione i drammatici e crescenti episodi di violenza in Siria, che hanno provocato numerose vittime e gravi sofferenze. Invito i fedeli cattolici a pregare, affinché lo sforzo per la riconciliazione prevalga sulla divisione e sul rancore. Inoltre, rinnovo alle Autorità ed alla popolazione siriana un pressante appello, perché si ristabilisca quanto prima la pacifica convivenza e si risponda adeguatamente alle legittime aspirazioni dei cittadini, nel rispetto della loro dignità e a beneficio della stabilità regionale'. E' il nuo appello del Papa, lanciato in occasione dell'Angelus domenicale, per la situazione in Siria. Benedetto XVI si è inoltre detto preoccupato per la Libia 'dove la forza delle armi non ha risolto la situazione'. 'Esorto - ha concluso il Pontefice - gli Organismi internazionali e quanti hanno responsabilità politiche e militari a rilanciare con convinzione e risolutezza la ricerca di un piano di pace per il Paese, attraverso il negoziato ed il dialogo costruttivo'.

3 agosto 2011 - Il Papa invita a leggere la Bibbia

'Vorrei suggerire di tenere a portata di mano, durante il periodo estivo o nei momenti di pausa, la santa Bibbia, per gustarla in modo nuovo, leggendo di seguito alcuni suoi Libri, ma in una lettura continuata' E' il suggerimento offerto dal Papa ai fedeli nel corso dell'Udienza Generale. 'Così facendo - ha aggiunto Benedetto XVI - i momenti di distensione possono diventare, oltre che arricchimento culturale, anche nutrimento dello spirito, capace di alimentare la conoscenza di Dio e il dialogo con Lui, la preghiera. E questa sembra essere una bella occupazione per le ferie: prendere un libro della Bibbia, così avere un po' di distensione e, nello stesso tempo, entrare nel grande spazio della Parola di Dio e approfondire il nostro contatto con l'Eterno'.

25 luglio 2011 - Pedofilia, il Vaticano richiama il Nunzio in Irlanda

Scontro diplomatico tra la Santa Sede e l'Irlanda sull'onda dello scandalo pedofilia. Dopo le accuse del primo ministro irlandese Kenny, il Vaticano ha annunciato l'intenzione di richiamare il Nunzio Apostolico per consultazioni. 'In seguito alla pubblicazione il 13 luglio scorso - si legge in una nota della Sala Stampa della Santa Sede - del Rapporto della Commissione d’Inchiesta del Governo irlandese circa le accuse di abusi di minori da parte del clero della Diocesi di Cloyne, altrimenti conosciuto come Cloyne Report, e, in particolare, alle reazioni che ne sono seguite, la Segreteria di Stato ha richiamato per consultazioni il Nunzio Apostolico in Irlanda, S.E. Mons. Giuseppe Leanza'.

24 luglio 2011 - Il Papa: 'Abbandonare la via dell'odio'

Anche all'Angelus Benedetto XVI è tornato a parlare delle stragi di pochi giorni fa in Norvegia. 'Ancora una volta purtroppo - ha detto il Papa - giungono notizie di morte e di violenza. Proviamo tutti un profondo dolore per i gravi atti terroristici accaduti venerdì scorso in Norvegia'. 'Preghiamo - ha concluso il Pontefice - per le vittime, per i feriti e per i loro cari. A tutti voglio ancora ripetere l’accorato appello ad abbandonare per sempre la via dell’odio e a fuggire dalle logiche del male'.

giovedì 22 settembre 2011

23 luglio 2011 - Il Papa prega per le vittime delle stragi in Norvegia

All’indomani delle stragi di Oslo ed Utoya Benedetto XVI ha inviato a Re Harald di Norvegia un messaggio di cordoglio e solidarietà. Il Papa ha offerto ‘ferventi preghiere per le vittime e le loro famiglie, invocando la pace di Dio sui morti e divina consolazione su quelli che soffrono’. ‘In questo momento di dolore nazionale’ – ha scritto il Pontefice per mezzo del Cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone – condivido il ‘deciso desiderio di respingere le vie dell’odio e del conflitto e lavorare insieme senza paura nel plasmare un futuro di rispetto reciproco, di solidarietà e di libertà per le generazioni a venire’.

17 luglio 2011 - Il Papa: 'AIutare la Somalia ed il Corno d'Africa'

Al termine dell’Angelus Benedetto XVI ha lanciato un appello per sensibilizzare le coscienze sulla crisi che attanaglia il Corno d’Africa e la Somalia ‘colpita da una gravissima siccità e in seguito, in alcune zone, anche da forti piogge, che stanno causando una catastrofe umanitaria. Innumerevoli persone stanno fuggendo da quella tremenda carestia in cerca di cibo e di aiuti’. ‘Auspico – ha esortato il Papa - che cresca la mobilitazione internazionale per inviare tempestivamente soccorsi a questi nostri fratelli e sorelle già duramente provati, tra cui vi sono tanti bambini. Non manchi a queste popolazioni sofferenti la nostra solidarietà e il concreto sostegno di tutte le persone di buona volontà’.

7 luglio 2011 - Mons. Calcagno alla guida dell'APSA

Ancora una nuova nomina in Vaticano. Il Papa ha infatti accettato le dimissioni del Cardinale Attilio Nicora da Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica e ha chiamato a succedergli Mons. Domenico Calcagno, finora Segretario della stessa Amministrazione. Il Cardinale Nicora - precisa una nota della Sala Stampa Vaticana - mantiene invece la presidenza dell'Autorità di Informazione Finanziaria.

3 luglio 2011 - Il Papa: 'Amore fraterno è regola di vita'

'Il vero rimedio alle ferite dell’umanità, sia quelle materiali, come la fame e le ingiustizie, sia quelle psicologiche e morali causate da un falso benessere, è una regola di vita basata sull’amore fraterno, che ha la sua sorgente nell’amore di Dio'. Così Benedetto XVI nel corso del consueto Angelus domenicale. Il Papa ha invitato i fedeli ad abbandonare 'la via dell’arroganza, della violenza utilizzata per procurarsi posizioni di sempre maggiore potere, per assicurarsi il successo ad ogni costo'. 'Anche verso l’ambiente - ha concluso - bisogna rinunciare allo stile aggressivo che ha dominato negli ultimi secoli e adottare una ragionevole mitezza. Ma soprattutto nei rapporti umani, interpersonali, sociali, la regola del rispetto e della non violenza, cioè la forza della verità contro ogni sopruso, è quella che può assicurare un futuro degno dell’uomo'.

2 luglio 2011 - Il Papa: 'La Chiesa è Comunità di Dio'

'La Chiesa non è un’organizzazione sociale, filantropica, come ve ne sono molte: essa è la Comunità di Dio, è la Comunità che crede, che ama, che adora il Signore Gesù e apre le vele al soffio dello Spirito Santo, e per questo è una Comunità capace di evangelizzare e di umanizzare'. Lo ha ricordato il Papa ricevendo i partecipanti al Pellegrinaggio della Diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti. Oggi - ha aggiunto Benedetto XVI - 'assistiamo ad atteggiamenti complessi: ripiegamento su se stessi, narcisismo, desiderio di possesso e di consumo, sentimenti e affetti slegati dalla responsabilità. Tante sono le cause di questo disorientamento, che si manifesta in un profondo disagio esistenziale, ma al fondo di tutto si può intravedere la negazione della dimensione trascendente dell’uomo e della relazione fondante con Dio'. Di fronte a ciò - ha concluso il Pontefice - 'è decisivo che le comunità cristiane promuovano percorsi validi e impegnativi di fede'.

1 luglio 2011 - Il Papa: 'Cibo oggetto di speculazione'

'La povertà, il sottosviluppo e quindi la fame sono spesso il risultato di atteggiamenti egoistici che partendo dal cuore dell’uomo si manifestano nel suo agire sociale, negli scambi economici, nelle condizioni di mercato, nel mancato accesso al cibo e si traducono nella negazione del diritto primario di ogni persona a nutrirsi e quindi ad essere libero dalla fame'. Lo ha detto il Papa ricevendo in udienza i partecipanti alla 37ma Conferenza della FAO. 'Come possiamo tacere - ha aggiunto Benedetto XVI - il fatto che anche il cibo è diventato oggetto di speculazioni o è legato agli andamenti di un mercato finanziario che, privo di regole certe e povero di principi morali, appare ancorato al solo obiettivo del profitto? L’alimentazione è una condizione che tocca il fondamentale diritto alla vita'. Necessario dunque secondo il Pontefice proporre 'un modello di sviluppo che consideri non solo l’ampiezza economica dei bisogni o l’affidabilità tecnica delle strategie da perseguire, ma anche la dimensione umana di ogni iniziativa e sia capace di realizzare un’autentica fraternità, facendo leva sul richiamo etico a dar da mangiare agli affamati che appartiene al sentimento di compassione e di umanità iscritto nel cuore di ogni persona'. Bisogna andare oltre - è stato l'auspicio del Papa - agli aiuti per affrontare le emergenze, proponendo invece 'una coerente concezione dello sviluppo' che 'deve essere in grado di disegnare un futuro per ogni persona, famiglia e comunità favorendo obiettivi di lungo periodo'.

29 giugno 2011 - Il Papa festeggia i 60 anni di sacerdozio

Il Papa ha festeggiato oggi con una solenne celebrazione nella Basilica Vaticana - in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo - il suo sessantesimo anniversario di Ordinazione presbiterale. 'Signore - ha detto Benedetto XVI nell'omelia - aiutami a conoscerti sempre meglio! Aiutami ad essere sempre più una cosa sola con la tua volontà! Aiutami a vivere la mia vita non per me stesso, ma a viverla insieme con Te per gli altri! Aiutami a diventare sempre di più Tuo amico!'. Dopo aver ripercorso questi sessant'anni, il Pontefice ha aggiunto di voler rivolgere ai sacerdoti, ai Vescovi e ai fedeli laici 'una parola di speranza e di incoraggiamento; una parola, maturata nell’esperienza, sul fatto che il Signore è buono'. 'Questa - ha concluso Papa Ratzinger - è un’ora di gratitudine: gratitudine al Signore per l’amicizia che mi ha donato e che vuole donare a tutti noi. Gratitudine alle persone che mi hanno formato ed accompagnato'.

28 giugno 2011 - Il Papa: 'Raggiungere l'unità dei Cristiani'

In occasione della Solennità dei Santi Pietro e Paolo Benedetto XVI ha incontrato la delegazione ortodossa inviata a Roma dal Patriarca Ecumenico Bartolomeo I. 'L'intima vicinanza spirituale che sperimentiamo ogni volta che ci incontriamo - ha detto il Papa - è per me motivo di profonda gioia e di gratitudine a Dio. Al tempo stesso, però, la comunione non completa che già ci unisce deve crescere fino a raggiungere la piena unità visibile'. In un tempo come quello attuale, ha spiegato il Pontefice è compito dei cristiani dare 'testimonianza comune della verità del Vangelo', aiutando 'l'uomo del nostro tempo a ritrovare la strada che lo conduce alla verità'.

28 giugno 2011 - Il Card. Scola Arcivescovo di Milano

La nomina era attesa da tempo e da oggi è ufficiale. Il Papa ha accettato la rinuncia dell’Arcivescovo di Milano il Cardinale Dionigi Tettamanzi per raggiunti limiti di età ed ha chiamato a succedergli il Cardinale Angelo Scola, fino ad oggi Patriarca di Venezia. 70 anni, il Cardinale Scola è stato anche Vescovo di Grosseto e Rettore della Pontificia Università Lateranense. E’ cardinale dall’ottobre 2003.

24 giugno 2011 - Dal Papa appello per i cristiani del M.O.

‘Vi chiedo di fare tutto il possibile, anche interessando le Istanze Pubbliche con le quali venite in contatto ad un livello internazionale, perché in Oriente, dove sono nati, i Pastori e i fedeli di Cristo possano rimanere non da stranieri, ma quali concittadini, testimoniando Gesù, come i Santi del passato, figli anch’essi delle Chiese orientali’. E’ l’appello del Papa lanciato nel corso dell’udienza all’Assemblea della Riunione delle Opere in Aiuto alle Chiese Orientali. ‘L’Oriente – ha aggiunto Benedetto XVI parlando ancora dei cristiani del Medio Oriente - è ad ogni buon diritto la loro patria terrena. Proprio là sono chiamati anche oggi a costruire il bene di tutti, indistintamente, grazie alla loro fede’. Ai cristiani – ha concluso – dovranno essere riconosciute ‘una eguale dignità e una reale libertà permettendo così una più fruttuosa collaborazione ecumenica e interreligiosa’.

mercoledì 21 settembre 2011

23 giugno 2011 - Il Papa: 'L'Amore di Cristo è destinato a tutti'

Come da tradizione in occasione del Corpus Domini il Papa ha presieduto la Messa in San Giovanni in Laterano, per poi presiedere la Processione Eucaristica fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore. Nell’Eucarestia – ha spiegato Benedetto XVI – ‘quello che Gesù ci ha donato nell’intimità del Cenacolo, oggi lo manifestiamo apertamente, perché l’amore di Cristo non è riservato ad alcuni, ma è destinato a tutti’. Da questo dono – ha aggiunto il Pontefice – ‘proviene la nostra speciale responsabilità di cristiani nella costruzione di una società solidale, giusta, fraterna. Specialmente nel nostro tempo, in cui la globalizzazione ci rende sempre più dipendenti gli uni dagli altri, il Cristianesimo può e deve far sì che questa unità non si costruisca senza Dio, cioè senza il vero Amore, il che darebbe spazio alla confusione, all’individualismo, alla sopraffazione di tutti contro tutti. Il Vangelo mira da sempre all’unità della famiglia umana, un’unità non imposta da fuori, né da interessi ideologici o economici, bensì a partire dal senso di responsabilità gli uni verso gli altri, perché ci riconosciamo membra di uno stesso corpo’.

19 giugno 2011 - Il Papa: 'L'uomo ha una dimensione verticale'

La visita del Papa a San Marino si conclude con l’incontro con i giovani al campo sportivo di Pennabilli. A loro Benedetto XVI ha chiesto di non aver paura di porsi ‘domande fondamentali sul senso e sul valore della vita’. ‘Non fermatevi – ha aggiunto - alle risposte parziali, immediate, certamente più facili al momento e più comode, che possono dare qualche momento di felicità, di esaltazione, di ebbrezza, ma che non portano alla vera gioia di vivere, quella che nasce da chi costruisce – come dice Gesù – non sulla sabbia, ma sulla solida roccia’. Il Pontefice ha poi invitato i giovani a non basarsi solo e soltanto sul ‘progresso tecnico-scientifico’ che da solo non è in grado di ‘dare risposte e soluzioni a tutti i problemi dell’umanità’. In quest’era del progresso – ha aggiunto Papa Ratzinger – l’uomo ‘rimane un essere che desidera di più, più che la comodità e il benessere, rimane un essere aperto alla verità intera della sua esistenza, che non può fermarsi alle cose materiali, ma si apre ad un orizzonte molto più ampio’. Bisogna apprezzare – ha concluso il Papa - la ragione e il progresso capendo tuttavia che ‘ciascuno di noi non è fatto solo di una dimensione orizzontale, ma comprende anche quella verticale’.

19 giugno 2011 - Il Papa: 'La Chiesa lavora al servizio dell'uomo'

La visita pastorale del Papa a San Marino è proseguita con l’incontro con i membri del Governo, del Congresso e del Corpo Diplomatico accreditato presso la Repubblica di San Marino. ‘La Chiesa, rispettosa della legittima autonomia di cui il potere civile deve godere – ha sottolineato Benedetto XVI - collabora con esso al servizio dell’uomo, nella difesa dei suoi diritti fondamentali, di quelle istanze etiche che sono iscritte nella sua stessa natura’. In tal senso – ha proseguito il Pontefice – la Chiesa lavora ‘affinché le legislazioni civili promuovano e tutelino sempre la vita umana, dal concepimento fino al suo spegnersi naturale’. La famiglia – ha aggiunto – ha bisogno del ‘dovuto riconoscimento’ e di ‘un sostegno fattivo’. ‘Ben sappiamo infatti – ha incalzato ancora Papa Benedetto - come nell’attuale contesto l’istituzione familiare venga messa in discussione, quasi nel tentativo di disconoscerne l’irrinunciabile valore. A subirne le conseguenze sono le fasce sociali più deboli, specialmente le giovani generazioni, più vulnerabili e perciò più facilmente esposte al disorientamento, a situazioni di auto-emarginazione ed alla schiavitù delle dipendenze’. Di fronte alla crisi economica – ha concluso il Papa – ‘la mia vuole essere una parola di incoraggiamento’.

19 giugno 2011 - Il Papa: 'La vera ricchezza è la fede'

Giunto a San Marino in visita pastorale, Benedetto XVI ha celebrato la Messa allo stadio di Serravalle. Nell’omelia il Papa ha ricordato che anche in queste zone ‘non mancano difficoltà e ostacoli, dovuti soprattutto a modelli edonistici che ottenebrano la mente e rischiano di annullare ogni moralità. Si è insinuata la tentazione di ritenere che la ricchezza dell’uomo non sia la fede, ma il suo potere personale e sociale, la sua intelligenza, la sua cultura e la sua capacità di manipolazione scientifica, tecnologica e sociale della realtà’. Anche qui – ha notato il Pontefice – ‘ si è iniziato a sostituire la fede e i valori cristiani con presunte ricchezze, che si rivelano, alla fine, inconsistenti e incapaci di reggere la grande promessa del vero, del bene, del bello e del giusto che per secoli i vostri avi hanno identificato con l’esperienza della fede’. Il pensiero di Papa Ratzinger è poi andato alla ‘crisi di non poche famiglie, aggravata dalla diffusa fragilità psicologica e spirituale dei coniugi’ e alla ‘fatica sperimentata da molti educatori nell’ottenere continuità formativa nei giovani, condizionati da molteplici precarietà, prima fra tutte quella del ruolo sociale e della possibilità lavorativa’.

sabato 17 settembre 2011

13 giugno 2011 - Il Papa: 'L'evangelizzazione è compito di tutti'

Partecipando alla cerimonia conclusiva dell’anno pastorale della Diocesi di Roma, Benedetto XVI ha ricordato che ‘se gli uomini dimenticano Dio è anche perché spesso si riduce la persona di Gesù a un uomo sapiente e ne viene affievolita se non negata la divinità’. Necessario dunque – ha osservato il Papa – accrescere ‘l’impegno per una rinnovata stagione di evangelizzazione, che è compito non solo di alcuni, ma di tutti i membri della Chiesa’. Ai fedeli di Roma in particolare l’appello ad un impegno per il Vangelo. ‘Nonostante le difficoltà che incontrate nel conciliare le esigenze familiari e del lavoro con quelle delle comunità in cui svolgete la vostra missione – ha concluso il Pontefice - confidate sempre nell’aiuto della Vergine Maria, Stella dell’Evangelizzazione’.

12 giugno 2011 - Il Papa: 'Lo Spirito Santo ispiri propositi di pace'

Ricordando, nel corso del Regina Caeli, la prossima beatificazione di un martire del nazismo il Papa ha colto l’occasione di invocare l’intercessione di ‘quanti hanno dato la vita nel nome di Cristo nei campi di concentramento’ per ‘la causa della pace nel mondo’. ‘Possa lo Spirito Santo – ha auspicato Benedetto XVI - ispirare coraggiosi propositi di pace e sostenere l’impegno di portarli avanti, affinché il dialogo prevalga sulle armi e il rispetto della dignità dell’uomo superi gli interessi di parte. Lo Spirito, che è vincolo di comunione, raddrizzi i cuori deviati dall’egoismo e aiuti la famiglia umana a riscoprire e custodire con vigilanza la sua fondamentale unità’.

11 giugno 2011 - Il Papa torna a condannare il razzismo

‘Durante la mia visita al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, il 28 maggio 2006, ho pregato per le vittime della persecuzione e mi sono inchinato di fronte alla lapide in lingua romanes, che ricorda i vostri caduti. La coscienza europea non può dimenticare tanto dolore! Mai più il vostro popolo sia oggetto di vessazioni, di rifiuto e di disprezzo! Da parte vostra, ricercate sempre la giustizia, la legalità, la riconciliazione e sforzatevi di non essere mai causa della sofferenza altrui!’. E’ l’appello lanciato dal Papa nel corso dell’udienza concessa ai rappresentanti di diverse etnie di Zingari e Rom. Da Benedetto XVI anche l’invito a ‘a scrivere insieme una nuova pagina di storia per il vostro popolo e per l’Europa! La ricerca di alloggi e lavoro dignitosi e di istruzione per i figli sono le basi su cui costruire quell’integrazione da cui trarrete beneficio voi e l’intera società. Date anche voi la vostra fattiva e leale collaborazione, affinché le vostre famiglie si collochino degnamente nel tessuto civile europeo! Numerosi tra voi sono i bambini e i giovani che desiderano istruirsi e vivere con gli altri e come gli altri. A loro guardo con particolare affetto, convinto che i vostri figli hanno diritto a una vita migliore. Sia il loro bene la vostra più grande aspirazione!’ ‘Custodite – ha concluso il Pontefice - la dignità e il valore delle vostre famiglie, piccole Chiese domestiche, perché siano vere scuole di umanità. Le istituzioni, da parte loro, si adoperino per accompagnare adeguatamente questo cammino’.

lunedì 12 settembre 2011

9 giugno 2011 - Il Papa: 'Rivedere l'approccio alla natura'

In occasione della presentazione delle Credenziali di alcuni nuovi Ambasciatori presso la Santa Sede il Papa ha preso spunto dalle ultime catastrofi naturali per ribadire che ‘l’ecologia umana è una necessità imperativa. Adottare in ogni circostanza un modo di vivere rispettoso dell’ambiente e sostenere la ricerca e lo sfruttamento di energie adeguate che salvaguardino il patrimonio del creato e non comportino pericolo per l’uomo devono essere priorità politiche ed economiche. In questo senso, appare necessario rivedere totalmente il nostro approccio alla natura’. E’ compito di tutti i governi – ha proseguito Benedetto XVI - proteggere la natura e ad aiutarla a svolgere il suo ruolo essenziale per la sopravvivenza dell’umanità’. Il Pontefice non ha poi mancato di affrontare anche altri temi e di ricordare che ‘la dignità della persona umana non cambia con il fluttuare delle opinioni. Il rispetto della sua aspirazione alla giustizia e alla pace consente la costruzione di una società che promuove se stessa quando sostiene la famiglia o quando rifiuta, per esempio, il primato esclusivo delle finanze’.

8 giugno 2011 - Il Papa: 'L'Europa non abbia paura di Dio'

Nel corso dell’Udienza Generale, Benedetto XVI ha tracciato il bilancio del recente Viaggio Apostolico in Croazia. ‘Ai nostri giorni – ha osservato il Papa - mentre purtroppo si constata il moltiplicarsi delle separazioni e dei divorzi, la fedeltà dei coniugi è diventata di per se stessa una testimonianza significativa dell’amore di Cristo, che permette di vivere il Matrimonio per quello che è, cioè l’unione di un uomo e di una donna che, con la grazia di Cristo, si amano e si aiutano per tutta la vita, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia’. Altro tema centrale è stato quello dell’Europa con l’ormai imminente ingresso di Zagabria nei 27. L’Europa – ha auspicato il Pontefice – non deve ‘avere paura di Dio, del Dio di Gesù Cristo, che è Amore e Verità, e non toglie nulla alla libertà ma la restituisce a se stessa e le dona l’orizzonte di una speranza affidabile’.

5 giugno 2011 - Il Papa in Croazia: 'Il comunismo non ha piegato la Chiesa'

Ultimo appuntamento del Viaggio Apostolico in Croazia è la celebrazione dei Vespri con il clero, i religiosi e i seminaristi. Benedetto XVI ha voluto ricordare ‘la terribile stagione della persecuzione comunista’ nella quale ‘i cattolici croati, in particolare il clero, sono stati oggetto di vessazioni e soprusi sistematici, che miravano a distruggere la Chiesa cattolica, a partire dalla sua più alta Autorità locale. Quel tempo particolarmente duro è stato caratterizzato da una generazione di Vescovi, di sacerdoti e di religiosi pronti a morire per non tradire Cristo, la Chiesa e il Papa. La gente ha visto che i sacerdoti non hanno mai perso la fede, la speranza, la carità, e così sono rimasti sempre uniti. Questa unità spiega ciò che è umanamente inspiegabile: che un regime così duro non abbia potuto piegare la Chiesa’. La Chiesa croata di oggi – ha concluso il Papa – ‘è chiamata ad essere unita per affrontare le sfide del mutato contesto sociale, individuando con audacia missionaria strade nuove di evangelizzazione, specialmente al servizio delle giovani generazioni’.